28 settembre, 2009

DEL PERCHE' C'E' IN GIRO MOLTA GENTE INCAZZOSA - LA PIRAMIDE DI MASLOW

Lo psicologo di origine ebrea Abraham Maslow si affermo' nel secolo scorso grazie alla teoria della gerarchia dei bisogni, nota come la "Piramide di Maslow". Il modello sostiene che l' uomo si realizza passando attraverso una serie di stadi di appagamento: dapprima i bisogni fisiologici (fame, sete, sonno..), poi quelli legati alla sicurezza (avere una casa e un lavoro), seguiti dal bisogno di appartenenza (amicizie e relazioni sentimentali); successivamente si giunge ad una ricerca di stima/autostima (tramite successo e prestigio), e infine si arriva all' autorealizzazione (self-actualization), cioe' la completa realizzazione delle proprie potenzialita' (ricerca di creativita', moralita', assenza di pregiudizi).


Applicando tale modello all' attuale societa' italiana, mi sembra di poter identificare con chiarezza i motivi della evidente insoddisfazione che si respira tra la gente. Limitero' la seguente analisi alla generazione dei trentenni (la mia), sebbene credo che il ragionamento possa essere esteso in buona parte anche alle generazioni successive e di poco antecedenti.

Essendo cresciuti attraverso i ricchi anni '80 e '90, gli attuali trentenni si sono trovati a partire sostanzialmente dal terzo livello della Piramide: bisogni primari ovviamente soddisfatti, avevano un modello familiare basato su un lavoro sicuro ed una casa spesso di proprieta' o comunque occupata stabilmente. Le compagnie di amici erano un sistema di aggregazione ampiamente affermato. Una generazione dunque protesa naturalmente verso il quarto stadio della piramide: la ricerca di successo, stima e prestigio.

Tenuto conto che lo sfrenato capitalismo contemporaneo definisce successo e prestigio (e la conseguente stima accordata) in senso strettamente monetario, e' evidente che l' attuale crisi economica incide fortemente sulla possibilita' di appagamento dei bisogni di intere generazioni, e dunque della loro evoluzione verso l' autorealizzazione.

Affinche' la situazione cambi mi pare si possano identificare solo due possibilita': o l' economia torna a galoppare aprendo innumerevoli opportunita' di crescita professionale, oppure si cambia la definizione di successo e prestigio. La prima possibilita', oltre che poco probabile nel breve periodo, mi pare anche assai poco sostenibile: se anche l' economia tornasse a correre, il problema si ripresenterebbe tal quale per le generazioni successive. Credo invece che una nuova definizione di successo sia molto piu' praticabile, nonche', forse, gia' nell' aria.

Tale definizione dovrebbe essere basata su cultura, umanita' e competenza: qualita' disponibili a chiunque abbia interesse ad ottenerle, ma frutto di applicazione e fatica, e dunque meritevoli della massima stima sociale. Tali qualita' non sono limitate per definizione (come la ricchezza economica), e dunque del tutto sostenibili.

Il concetto di successo/stima/prestigio viene peraltro gia' oggi interpretato e compreso diversamente dai singoli. C'e' chi lo intende in senso "letterale", dunque seguendo pedissequamente i modelli mediatici che vanno per la maggiore (soldi, fama, bellezza). Altri invece, piu' dotati, riescono a vedere oltre ed acquisiscono un buon livello di autostima senza dover necessariamente ottenere entrate mensili superiori a quelle dei vicini di casa. Costoro accedono dunque al quinto ed ultimo gradino della Piramide.

Noto una certa incomunicabilita' ed incomprensione tra coloro che si trovano al quarto stadio di evoluzione e chi invece si trova gia' alla fase di autorealizzazione: hanno bisogni completamente diversi e dunque gli appartenenti ai due gruppi non si comprendono vicendevolmente. Cio' non e' un male, ma ai fini di una comunicazione proficua ed una convivenza appagante e' bene che gli appartenenti a ciascuna categoria si confrontino principalmente con i propri "simili", al fine di evitare le suddette incomprensioni e la conseguente creazione di attriti.

Esiste anche il fenomeno del passaggio verso gradini inferiori della scala, spesso dovuto pure alla recente crisi economica: perdita non solo di amici e partner, ma anche di lavoro e casa. Pattern drammatico poiche' secondo il modello di Maslow non e' appunto possibile permanere ad un certo gradino della Piramide se i bisogni sottostanti non continuano a rimanere appagati.

23 settembre, 2009

SCIENZA E FEDE CONVERGONO

Si e' conclusa la settimana teologica organizzata dalla Diocesi di Pistoia intitolata "L'idea dell'immortalita' terrena. Una nuova sfida per la teologia". Vari esponenti della corrente transumanista e similari, come Max More e James Hughes, sono intervenuti ad una serie di convegni davvero interessanti, soprattutto poiche' tenuti nel territorio atipico (per questo genere di tematiche) della Diocesi.

Mi e' parso molto interessante il contributo finale del Vescovo di Pistoia, Mons. Mansueto Bianchi (qui alcuni stralci del suo intervento), il quale si e' dichiarato non solo favorevole ad un prospettiva di "radical life extension" (prevista dalle correnti transumaniste in un futuro piu' o meno prossimo), ma anche aperto alla teoria di una partecipazione umana all' avvento del Regno dei Cieli. Un' escatologia dunque legata alla scienza.

Cio' mi pare in linea con le tesi di Pierre Teilhard de Chardin (nella foto), filosofo, scienziato e gesuita francese del secolo scorso, che col suo concetto di noosfera e la Legge della Complessita'/Conoscenza delineo' uno scenario molto simile a quello inquadrato in questi giorni a Pistoia.

Teilhard sosteneva che la materia tende ad organizzarsi in sistemi sempre piu' complessi, incrementando allo stesso tempo in questo modo la propria conoscenza/consapevolezza. Ad esempio: da materia inorganica, ad organica, prima vegetale, poi animale e poi ancora umana. Cosi' geosfera, biosfera ed infine noosfera: l' insieme delle conoscenze umane, creato dalla continua interazione degli uomini (la scienza e' evidentemente parte della noosfera) verso forme sempre piu' evolute. Internet e' un esempio calzante e forse vera e propria incarnazione recente del concetto di noosfera. Per Teilhard la noosfera tende verso un Punto Omega, in cui l' umanita' tocchera' un livello di complessita' e coscienza/conoscenza che andra' oltre i limiti dello spazio/tempo.

Da Internet all' infinito spazio/tempo (paradiso/aldila'? o solo un livello successivo di complessita'?) passando per Einstein..

Nota: Teilhard fu inizialmente osteggiato dalle alte gerarchie ecclesiastiche, ma piu' recentemente le sue tesi sono state rivalutate dal Vaticano, tanto che il cardinal Ratzinger, oggi papa Benedetto XVI, ammise che uno dei documenti principali del Concilio Vaticano II, la costituzione pastorale Gaudium et Spes, fu assai influenzata proprio dalle tesi del gesuita francese.

21 settembre, 2009

ANCORA F1

Fa piacere sentire che Briatore, in seguito ai noti eventi di questi giorni, e' stato squalificato a vita dal giro (squallido) della F1. Meno male.

Rammento che negli anni '80 il bandito di Cuneo fu condannato a tre anni di carcere per truffa, e per questo si rifugio' da latitante alle Isole Vergini. Torno' piu' tardi in Italia solo in seguito ad un' amnistia.

..la "bella gente" del Millionarie! Tarantini, Corona, Berlusconi, Vittorio Emanuele di Savoia...

Un tempo la frequentazione di certa gente era "in" e ammantata di prestigio sociale. Oggi, nell' essere associati a certi nomi, c'e' d' aver ribrezzo. Oltre che paura.

18 settembre, 2009

LA FINE DELLA F1

Dopo il calcio con calciopoli, messa una croce anche sopra la F1: non piu' uno sport, solo show/business.

Boicottare, cioe': non leggere e cambiare canale.

11 settembre, 2009

STREGHE



...Se qualcuno non avesse capito cosa intende Gianni Clerici quando declama:

" Tennis,

cosi' nemico dell' amicizia... "

E questa e' Kim Clijsters, nota come una delle piu' simpatiche e gentili tenniste del circuito..

26 agosto, 2009

SATTA OUTSIDE

C'era una volta un Festival in Lituania...

15 luglio, 2009

MADONNA @ SAN SIRO


di Simone G.

“Nonfogghettapposte! Nonfogghettapposte!”. Non mi è subito chiaro quello che un partenopeo sudato sta gridando mentre brandisce recenti gadget della divina. Don't forget the poster. Solo due euro aggiunge. Lo show " dolce e appiccicoso", uno degli eventi più attesi dell'anno, è appena finito e la massa di fedeli si allontana dallo stadio, incanalata tra carovane di venditori ambulanti di porchetta. Ma facciamo un passo indietro.
Alle sette di sera circa di un martedì di luglio. Non avevo previsto la partecipazione alla colossale baracconata di cui riporto le mie impressioni a caldo. E’ capitato all’ultimo minuto, per gentile concessione di un amico, di ritrovarmi fra le mani un biglietto per la data milanese del “Sticky & Sweet “ tour di Madonna. Ed eccomi qui a raccontare. Da una posizione privilegiata, sotto la luce grigia del classico, afoso tramonto meneghino, vedo cappelli da cow boy bianchi e occhiali “aviator”, ma soprattutto occhiali da sole dalla montatura bianca e le lenti a forma di cuore. Quelli che ad un certo punto della serata Lei indosserà con classe e grinta. Ho scoperto con mia grande sorpresa, che ci sono alcune persone che cercano di imitarne delle altre (si chiama emulazione, è un’abitudine piuttosto diffusa, né è vittima il conformista e, dicon gli psicologi, chi ha scarsa autostima).
Distribuite tra la platea e gli spalti una distesa di mamme con le figlie, le quali con disinvoltura portano magliette raffiguranti Madonna a gambe spalancate. Non mancano nemmeno le figlie di qualcun altro con i rispettivi papi, mescolate a gay e lesbiche di ogni età di cui i primi quasi sempre più riconoscibili, eppoi nouveaux riches della libera professione tra cui certamente un congruo numero di parrucchiere affermate, oltre a famigliole da vari angoli della penisola, giovani e meno giovani allegri e colorati. Insomma, un panorama che molto difficilmente incontrerebbe l’approvazione di nessun ayatollah. Gli astanti vicino alla tribuna vip non guardano il palco ma in direzione opposta, cercando di intravedere un vip da fotografare. E sospetto che la maggior parte della gente che trovo qui è la stessa massa di telespettatori che, se proprio non si presenta per le selezioni del grande fratello catodico, almeno lo guarda con certa regolarità. Ma questa è soltanto una tentazione bacchettona.

Quasi un imperativo i colori bianco e rosa, anche per lo zucchero filato in vendita durante lo spettacolo. Stivali di cuoio con minigonna e canottiere. Silicone sottocutaneo qua e là, con una concentrazione per metro quadrato superiore alla media nazionale. La giovane bionda cinquantenne mia vicina di posto sfodera un cellulare brillantinato (con una colla speciale, spiega) mentre la sua giovane bionda cinquantenne amica le dice: “sai, all’ultimo concerto dove sono stata, a Miami, ero seduta accanto a Cameron Diaz e le ho detto are you Cameron Diaz e lei mi ha risposto yes I am…”. Beh, t’è andata male questa volta, bella. Non vedo nessuna Cameron Diaz, ma se ti interessa là sotto ho adocchiato Alba Parietti. Fa lo stesso? Le due vamp, tra l’altro, scorgono la copertina del mio biglietto invito notando la scritta “private banking”. Intuendo erroneamente uno status di privilegiato, è come se avessero appena scoperto un grosso fallo, con quella malizia più che stupore, con cui lo guarda chi ne ha già visti di quelle dimensioni.
Ma parliamo di musica e del suo contorno, basta aperitivi.


Dopo l’apertura del buon Oakenfold, dj e remixer mondiale qui con delega da supporter (il quale ha riscosso l'apprezzamento del pubblico), i tempi sembrano ormai maturi per l'ingresso della diva. Lo lasciano intendere i fischi in aumento per intensità e frequenza, sinonimo di impazienza, e le ola continue, espressione di noia accumulata. L’inizio è ovviamente un’esplosione di suoni e luci all’altezza del personaggio. Un magma delirante la combinazione di decibel con le gigantesche M come Madonna stampate sul muro di casse dell’impianto acustico, la pedana che si protende davanti al palco fino al centro della platea, terminando in una specie di eliporto sul quale cala, in più occasioni, un lampadario enorme con funzioni ora di sipario, ora di schermo circolare per le proiezioni. E’ qui sotto che avviene la festa vera, dal ring di pugilato che emerge con tanto di combattenti, al pianoforte a coda sul quale la star è adagiata avvolta da un saio monacale, fino al concerto nel concerto, quasi per intimi, di un gruppo di gitani veri mentre scorrono video e riprese satellitari di India e Romania. Mentre Madonna applaude come un pappone sdraiata su cuscini finemente decorati. In uno dei primi brani, non chiedetemi il titolo, le immagini sui megaschermi vedono l’amica Britney Spears protagonista, presa dalla pazzia in un ascensore fermo. E’ un circo a cui mancano solo i nani sulle biciclette. Poi, all’improvviso, mi accorgo che non avevo minimamente considerato la presenza di musicisti sul palco. Vanno e vengono su pedane mobili ma ci sono! Ed io che fino ad oggi avevo assistito solo a concerti rock e jazz. Chissà dove avevo pensato di andare stasera? Di certo, sono ad un festival multietnico del tutto normale nel mondo dello spettacolo: ballerini thai dai lunghi rasta biondi, strumentisti afro in abito da sera, molto-più-che-seminude bianchissime danzatrici sadomaso dai capelli neri a caschetto e, finalmente, il bacio saffico di Madonna, che tutti ormai si devono aspettare, prontamente stampato sulla bocca di una figurante con velo da sposa.


Non vorrei, ma devo tornare a commentare ciò che accade attorno a me, nel breve raggio. L’altra mia vicina di posto, giovane trentenne verso gli anta (ehi, siamo tutti giovani qui e ci divertiamo!), si agita con passione inusitata. E' decisamente una fan scatenata. Nonostante le sia stato assegnato un posto a sedere, il suo sedere è tra le cose meno a posto di questo storico evento. In piedi, accompagna i balli del suo idolo replicandoli fedelmente (vogue…strike a pose), cantando i testi e, scaldandosi come un’indemoniata, solleva lentamente la sua maglietta di spugna fucsia trascinando le mani lungo i fianchi, fino ad afferrarsi il seno e lasciare intravedere quella pista di atterraggio il cui centro ideale è l’ombelico . Mentre ondeggia con sensualità esibita, la distanza tra il suo fondoschiena e le labbra gonfie aumenta progressivamente, come se fosse impegnata una mossa di danza hip-hop o in un passo di aerobica estrema. Non essendo lei Beyoncé, ahimè, il risultato è piuttosto comico. Una poltroncina più in là, quello che presumibilmente è il suo fidanzato si muove impacciato, abbozza un sorriso ma almeno all'apparenza resta indifferente.

I brani iniziano spesso con la cantante quasi sdraiata mentre si muove inquieta a braccia spalancate e gambe conserte, come se si stesse divincolando per uscire da un uovo o emergesse dalla nuda terra, un essere primordiale agli albori della civiltà che rinasce da se stessa al volgere di ogni nuova moda. Gli arrangiamenti di tutto il suo repertorio sono declinati esclusivamente secondo il gusto degli ultimi album, diciamo non più in là degli ultimi dieci anni, con un inevitabile accento su ritmiche tecno sostenute, elettronica al passo con i tempi, riadattamento dei vecchi pezzi opportunamente smontati e ricostruiti all’interno di nuove architetture sonore. Si avvinghia al palo della lap dance, salta la corda da sola o in compagnia, ma la cosa che Madonna ama fare di più è suonare la sua chitarra elettrica nera, una Gibson LesPaul mutuata dal hard rock, forse avvicinata a generi più soft da Lenny Kravitz. Ne afferra il manico come Giovanna d’Arco la spada. La tiene ad altezza pubica e percuote le corde con vigore ottenendone accordi di forte impatto. Specie se coperti dalla sovrapposizione di tutti gli altri musicisti all'unisono! Dice di amare l’Italia e aggiunge, ”grazie a Dio mio padre è italiano”. Probabilmente non lo ringraziava trent'anni fa, quando essere figlia di un immigrato del sud Europa in un America controllata da wasp e lobby ebraiche, finiva forse per alimentare il senso di rivalsa verso la società di una ragazza ambiziosa, determinata e intelligente. Dice anche di avere mal di gola e raffreddore, ma gli effetti e le diavolerie tecnologiche a sua disposizione mascherano quasi sempre ogni imperfezione, correggono le sbavature, grazie a chorus, harmonizer e quant’altro.

I cambi d’abito e di scenario non sono sempre repentini e vengono intervallati da veri e propri videoclip che sostituiscono del tutto la performance dal vivo in alcuni casi, giusto perché la regina planetaria di tutte le giovani bionde cinquantenni possa riposare qualche minuto o cambiarsi con più calma. E poi ritorna sul palco con più energia di prima, pronta a continuare questa celebrazione dell'universo femminile attraverso se stessa, fino all’epilogo della solenne messa cantata del pop, ai saluti finali mai fatti di persona e lasciati senza bis ad un cubitale GAME OVER fisso sugli schermi.

S.G.

29 giugno, 2009

LA DISCIPLINA (O LA SCARSITA'?) CI SALVERA'

Sto leggendo l' ottimo "Basta!" di John Naish, e provo ad interpretarlo in chiave futura in un contesto di post-scarsita' (ribattendo alla frase di Yona Friedman citata in questo mio precedente post). Come gia' detto, nanotecnologie ed altre meraviglie scaturenti dalle ricerche in campo fisico e tecnologico promettono un bel giorno di portare la nostra civilta' in una condizione di post-scarsita': avremo beni materiali quasi illimitati e a costi irrisori. L' intera societa' si basera' su di un patto sociale del tutto nuovo, forse nemmeno piu' fondato principalmente sul lavoro.

Naish nel suo libro elogia la filosofia del "quanto basta" (q.b.): e' infatti provato che oltre un certo livello di consumi (cibo, informazione, lavoro, vestiario, ecc.) la curva della soddisfazione diminuisce verso rendimenti decrescenti. Cio' significa che godo molto nel comprare le prime 5 paia di scarpe, un po' meno dalle 5 alle 10, meno ancora dalle 10 alle 30, e pochissimo o nulla dal trentesimo paio in poi. A quel punto diventa una dipendenza fine a se' stessa, pari a quella dell' alcool o delle droghe. Putroppo viviamo in una societa' che ci impone di consumare sempre di piu', promettendoci la felicita', ma invece procurando alla fine la nostra infelicita': "Basta!".

Se in un possibile futuro avessimo una disponibilita' ancor piu' estesa di beni, informazioni, prodotti, cosa accadrebbe al nostro sistema psicofisico? Il nostro cervello si e' evoluto nel Pleistocene, in una condizione di estrema scarsita': quando c'era del cibo a disposizione, conveniva ingozzarsi immediatamente a piu' non posso, per mettere su uno strato di grasso che permettesse poi la sopravvivenza durante i periodi di magra. Purtroppo oggi utilizziamo ancora gli stessi meccanismi mentali, ma i periodi di magra non esistono piu': e gli strati di grasso delle abbuffate si sommano l' uno sopra l' altro, fino ad ucciderci (invece di permettere la sopravvivenza). Lo stesso dicasi per le informazioni di cui il nostro cervello e' pure avido: oltre una certa soglia creano stress e varie patologie, ed oggi tra internet, telefonini, tv via cavo, satelliti, sms, mail, ecc. siamo continuamente sotto assedio. E' evidente che una condizione di post-scarsita' peggiorerebbe ulteriormente le cose: una moltitudine di persone con quantita' enormi di beni, cibo, sommersi da stimoli mediatici sempre piu' incalzanti, perennemente connessi in rete, senza magari nemmeno un' attivita' lavorativa, come potrebbe salvarsi da un' inevitabile schizofrenia di massa?

Le alternative sono due: o rimaniamo in una condizione di indigenza, che ci aiutera' a rimanere a "stecchetto", oppure impariamo a gestire la condizione di abbondanza. Naish, ed io con lui, indica la via del q.b.: auto-limitare le proprie dosi di cibo, shopping, connessione in rete, lavoro e via dicendo. Quanto basta.
Ma per riuscire a comprendere interamente e mettere in pratica questo approccio occorrono grandi dosi di responsabilta', disciplina e senso del limite. Proprio quelle qualita' (gia' fondamentali oggigiorno) che l' abbondanza tende a farci dimenticare, rischiando di distruggerci.

27 maggio, 2009

BAR SARTEA

Martedi sera bella boccata d' ossigeno musicale al bar Sartea di Vicenza. Dopo il ritorno in Italia, avevo messo un po' in stand by certe mie pulsioni musicali, conoscendo bene la scarsita' della scena nu-jazz/minimal/electro/funk/break dello stivale. Il resident Dj Dax ha invece suonato benissimo, proponendo vibrazioni che di solito si incontrano solo oltre confine, in direzione Mittel/Nordeuropa.



Si e' iniziato con del nu-funk/soul freschissimo appena spruzzato di elettronica, passando ad house jazzosa molto interessante, per poi chiudere belli "deep " con ipnotici suoni minimal/dub rigorosamente funkeggianti. Notevole l' impatto del locale: si trova in una dimora liberty fiocamente illuminata in magiche tonalita' rubino, con sontuoso ed elegante bancone d' epoca e giardinetto intimo immerso nel verde. Pubblico sereno e non fighetto, prezzi popolari. Da notare che da qui sono passati e continueranno a passare nomi notevoli del panorama internazionale (tra cui, ultimamente, Move D).

Davvero ottima serata per un martedi, peccato l' ora e mezza di macchina.

FINANCIAL TIMES: BERLUSCONI SPIETATO E MALIGNO

Dall' editoriale del Financial Times (considerato il giornale piu' autorevole d' Europa):

Che Berlusconi sia così dominante è "in parte colpa di una sinistra titubante, di istituzioni deboli e talvolta politicizzate, di un giornalismo spesso subalterno. Ma più di tutto è colpa di un uomo molto ricco, molto potente e sempre più spietato. Non un fascista, ma un pericolo, in primo luogo per l'Italia, e un esempio maligno per tutti".

http://www.repubblica.it/2009/05/sezioni/politica/berlusconi-divorzio-3/financial-times/financial-times.html

Gli italiani continueranno a credere che l' unica soluzione e' una dittatura, edulcorata da veline in prima serata?

25 maggio, 2009

SUL CASO BERLUSCONI/LARIO 2

Sembra che il Berluska abbia detto un po' di bugie (o mezze verita', che son sempre le piu' truffaldine) sul caso Noemi. Anch' io, come scrissi in un precedente post, credetti alla versione del premier. Ingenuo che non sono altro. Dalle ultime rivelazioni, pare che il Berluska fosse qualcosina in piu' di un semplice amico di famiglia.

Mi e' piaciuto molto l' articolo di Gad Lerner sulla questione, non solo nell' inquadrare la figura del Berluska, ma anche nel tratteggiare il modello femminile italiano, ben piu' arretrato rispetto a quello di altri Paesi evoluti.

Sono sinceramente desolato e triste di far parte di questa tribu'. Grazie a Dio nel nostro Paese si aggirano comunque anche gran belle figure, ma avere un Presidente del Consiglio di questo livello fa male al cuore.

http://www.repubblica.it/2009/05/sezioni/politica/berlusconi-divorzio-2/don-rodrigo/don-rodrigo.html

20 maggio, 2009

DUBBIO

Yona Friedman e' un architetto e designer di origine ungherese che esporra' alla prossima Biennale di Venezia (nella foto la sua opera "Microutopia"). In un articolo su Wired Italia di Giugno leggo una sua frase sibillina: "La scarsita' ci salvera' dalla catastrofe".

Brutto colpo, per un transumanista come me: le nanotecnologie promettono, in un futuro probabilmente lontano, di porre virtualmente fine alla scarsita' materiale (cioe' al fatto che i beni materiali in natura sono limitati), poiche' permetteranno l' assemblamento di qualsiasi bene a costi irrisori. Sembrerebbe il Paradiso in Terra, e la fine della nostra triste condizione di miseri esseri umani che quotidianamente si affannano contro la limitatezza delle risorse.

A quanto pare Friedman non sembra essere d' accordo.

08 maggio, 2009

DARPA INDAGA LA MECCANICA DELL' INTELLIGENZA

Da Wired:

L' agenzia di ricerca dell' esercito americano (DARPA - inventori, tra le altre cose, di Internet) ha dato inizio ad un progetto per descrivere il funzionamento dell' intelligenza in termini termodinamici. Partendo dal presupposto che l' intelligenza nasce da meccanismi puramente fisici (e su questo punto la Filosofia si e' arrovellata non poco nei secoli), l' agenzia americana vorrebbe prima descrivere matematicamente questi processi, e poi ri-ingegnerizzare artificialmente il funzionamento del cervello. In sostanza vogliono ricreare un cervello artificiale che funziona come quello umano. Pero' con l' aggiunta della forza bruta della potenza di calcolo dei computer vorrebbero arrivare a creare un' intelligenza artificiale superiore a quella umana.

E' proprio quello che Ray Kurtzweil descrive come " Singolarita' ": da quel momento in poi (il 2049, secondo Kurtzweil) la societa' cambierebbe radicalmente, in modo imprevedibile per i nostri piccoli cervelli.

Beh insomma, e' tutto un bel po' fantascientifico, comunque la DARPA non finisce mai di stupire.

06 maggio, 2009

SUL CASO BERLUSCONI/LARIO

Diro' la mia sul tormentone della settimana. Ho sentito il Presidente del Consiglio esprimere a "Porta a Porta" le sue ragioni in merito alla vicenda della festa napoletana di Noemi, e devo dire che questa volta ho come l' impressione che la cosa sia stata proprio montata dalla stampa.

D' altro canto, pero', la signora Lario mi sembra una donna intelligente e non credo dunque che la sua drammatica reazione (richiesta di divorzio) sia dovuta soltanto a quanto scritto sulla stampa in merito a questo singolo episodio. Credo invece che questa sia stata la classica goccia che ha fatto traboccare il vaso. Insomma, Silvio non avra' trombato proprio la Noemi, ma molte altre donnine per certo. E la Veronica lo sa bene.

Lo stesso si puo' dire per i molti processi in cui il Berluska e' stato coinvolto: sebbene assolto (ma con condizionali, prescrizioni, e trucchetti vari), cio' non garantisce affatto che quell' ometto in vita sua non abbia invece rubato a mani basse. La presunzione d' innocenza vige sovrana, ma anche qui devo dire che ho come l' impressione...

24 aprile, 2009

GONZALO RUBALCABA TRIO @ BERGAMO JAZZ

Non avevo in programma di recensire Bergamo Jazz, ma la grande emozione per il concerto di Gonzalo Rubalcaba mi ha trascinato a forza a scrivere qui sul blog. Livello stratosferico per questo trio, che ha messo in luce una potente quanto raffinata capacita' nello scavare in profondita' i grooves piu' svariati: ritmi ovviamente cubani, oppure tipicamente jazz, a tratti addirittura drum'n'bass. Quasi come produttori di musica elettronica che tagliano campioni percussivi e li ricompongono in mille modi, le tre star cubane partono spesso da riff ritmici cupi e pregnanti per poi svilupparli in svariate direzioni, spezzandoli e torturandoli mirabilmente fino a spremerne l' essenza quasi funk. Rubalcaba non si perde troppo in fuochi di artificio caraibici, anzi risulta spesso minimal nella sua capacita' di gestire i pur complessi ed irrestibili grooves tessuti dalla straordinaria sezione ritmica, scovandone l' essenza per poi ampliarne i confini con genialita' e "tiro" inverosimili.

Mi hanno tenuto in apnea per un' ora. Memorabile.


Nel primo tempo Trovesi, accompagnato da un' orchestrona classica, propone sonorita' fresche ed ironiche, nella sua rodata fusione di tradizione europea, arie italiane, suoni balcanici e jazz. Elegantemente preciso ed equilibratamente poetico come di consueto.

Pagelle (da 0 a 10): Trovesi 7+, Rubalcaba trio 11

22 aprile, 2009

DARWIN BUT THE GIRL

Non e' la specie piu' intelligente a sopravvivere e nemmeno quella piu' forte. E' quella piu' predisposta ai cambiamenti. (Charles Darwin)

O per dirla con gli Everything but the girl: "Adapt or die - Ten years of remixes" (titolo di una loro compilation che consiglio). L' eclettico e talentuosissimo duo londinese ha davvero dimostrato negli anni una capacita' di cambiamento impressionante. E a volte sospetta, per uno come me che non e' mai stato un facile "adattatore": in certi casi la band inglese e' giunta a compromessi difficili da digerire. Comunque la capacita' di cambiamento si puo' anche apprendere, con un po' di sforzo.

20 aprile, 2009

SETTIMANA SENZA TV

Leggo su Repubblica che inizia oggi la "TV turn off week", iniziativa che promuove lo spegnimento della TV per una settimana. L' idea e' nata tredici anni fa in America e a quanto pare sembra raccogliere molti consensi.

Pur non conoscendo questa iniziativa, io staccai la presa della TV otto anni fa, e da li' non l' ho piu' riattaccata. Piu' o meno in quel periodo, disgustato dal rivoltante inquinamento propinato da Mediaset e RAI, pensai di creare un' opera scultorea intitolata "Mattanza televisiva", che in sostanza avrebbe dovuto consistere in una TV distrutta da una mazza che la spaccava a meta' (dal significato non molto metaforico!). Putroppo, vivendo ai tempi ancora a casa dei miei, il babbo mi sconsiglio' severamente di intraprendere tale opera d' arte, per evitare di essere "tacciato da tutti di imbecillita' ".

Proprio ieri mio padre mi ha detto di non riuscir piu' a sopportare la tv generalista. Passi avanti, dai.

Mi dispiace pero' di non avere fatto quella "scultura" con su scritto 1999.

03 aprile, 2009

QUEL COMUNISTA DI MIKE

Da tempo, facendo il verso a Berluskoni, scherzo dicendo di essere un cattivissimo comunista, cosi' come i compagni Obama, Merkel, Zapatero.. Ora anche Mike Bongiorno (mettiamoci pure la Regina d' Inghilterra e Rupert Murdoch) fa parte del nostro gruppo di pericolosi sovvertitori dell' ordine costituito:

http://espresso.repubblica.it/dettaglio/quel-comunista-di-mike/2077083/1&ref=hpsp

Insomma, per il maiale di Arcore e' comunista chiunque si azzardi a limitare il suo potere.

Ottima l' idea di una "Satira preventiva", Serra sempre eccezionale.

14 marzo, 2009

FRENCH TOUCH


Old fashioned, with a fresh smell.

(Silvija Merkyte nella foto)

12 marzo, 2009

UN NUOVO CAPITALISMO

Ottimo articolo di Richard Layard oggi sul Financial Times: "E' giunta l' ora per un capitalismo meno egoista". Layard afferma che il concetto di progresso, cosi' come definito durante l' Illuminismo, si basa su due fattori: riduzione della sofferenza e aumento della felicita'. Dunque non implica necessariamente un aumento di produttivita' e ricchezza, valori invece unicamente perseguiti nel capitalismo contemporaneo. Le statistiche indicano che dagli anni '50 in poi la felicita' in Inghilterra e Stati Uniti non e' aumentata, nonostante lo straordinario aumento della ricchezza. Layard dunque sostiene che e' ora di iniziare ad impostare la macchina capitalista in modo diverso, visto che il sistema attuale ha cospicuamente eroso un serie di valori fondamentali come altruismo e fiducia nel prossimo.

Trattandosi di FT e di un articolista che e' pure Lord inglese, verrebbe da pensare che il signore in questione stia cercando di salvare il salvabile, visti i tempi che corrono. Ma a me pare di scorgere della sincerita' in queste tesi: come al solito vengono citati ad esempio i Paesi scandinavi, e si inneggia ad un sistema in cui "le altre persone sono dalla tua parte".

Anche Obama sembra essere d' accordo.

01 marzo, 2009

PEZZENTI NATI

Dal Corriere della Sera. Festa di compleanno per gli 85 anni del leader dello Zimbabwe Mugabe: 250.000 dollari spesi, 80 vacche macellate, torta da 85 Kg.

E' la solita storia: piu' nascono poveri, piu' diventati ricchi devono sbandierarlo al mondo intero.



Peccato che anche da noi c'e' chi, per fare sfoggi alla Mugabe, guida in citta' automobili pensate invece per dare la caccia agli elefanti nella savana (Hummer): nati pezzenti - quantomeno nell' animo - non riescono proprio a fare il piccolo saltino di qualita'.

21 febbraio, 2009

IL DENARO DI BERLUSCONI CONDUCE ALLA ROVINA

Caso Mills e caso Politskovaya: in entrambi i casi se ne e' parlato molto, e con gran trasporto, sui media di tutto il mondo. Ma non su quelli dei rispettivi Paesi coinvolti.

In Russia pare non ci sia stato grande interesse per la mancata condanna dei killer della coraggiosa giornalista osteggiata dal governo: la gente e' rassegnata alla dittatura di Putin. Cosi' pure in Italia: l' ennesimo episodio di corruzione di Berlusconi e' scivolato via inosservato, poiche' la gente e' ormai assuefatta alle ruberie del maiale di Arcore.

Saggio il commento di Alessio Altichieri su Chelsea Mia:

"Sarebbe ormai ora di capire che il denaro di Berlusconi conduce alla rovina. Lo capì forse per primo Bettino Craxi, destinatario di un famoso versamento di dieci miliardi di lire (per il partito, s’intende) che fu l’inizio delle sue disgrazie giudiziarie. Lo dovrebbero avere capito i giudici vari (Squillante, etc) che intascarono da Cesare Previti, l’avvocato di Berlusconi, somme che li hanno portati a condanne e carriere stroncate." ... "Lo capiranno, prima che sia troppo tardi, gl’italiani che ammirano estasiati?"

18 febbraio, 2009

ULTIME SU BERLUSKONI

Da Repubblica, sul caso Mills:

http://www.repubblica.it/2009/01/sezioni/politica/processo-mills/stampa-estera/stampa-estera.html

La notizia, "che avrebbe mandato in fibrillazione il sistema politico di diversi Paesi", da noi e' passata quasi inosservata. Per forza: i media sono controllati dal Berluska, e cosi' preferiscono occuparsi di grande fratello, stupri, condizioni metereologiche... tutto, pur di sorvolare sulle questioni essenziali della cosa pubblica.

Ma agli italiani non importa: occorre che qualcuno faccia ritornare i dine' al piu' presto, facendo il furbo o meno: e Berlusconi va benone cosi' (porco) com'e'.

09 febbraio, 2009

PINO SCOTTO

Come qualcuno gia' sapra', ho vissuto per sette anni senza tv; di recente invece sbircio talvolta Sky a casa dei miei genitori. Volevo cosi' segnalare la trasmissione "Database" su Rock TV (canale 718), presentata da Pino Scotto: ex leader dei Vanadium, storica band di rock italiano, da qualche anno appare in veste di Vj opinionista. Di quest' uomo colpisce lo stridore tra forma e contenuto: e' un sessantenne che si veste e si esprime con uno slang da sedicenne, ma dai contenuti apprezzabilissimi (e supportati da scelte di vita molto coerenti). Convengo con lui molto spesso, anche relativamente a temi extra-musicali.

In realta' ho scoperto da tempo Pino su Youtube, dove potete trovare moltissime tra le sue "uscite" piu' esilaranti. Non ho mai ascoltato rock, ma questa e' musica per le mie orecchie... vai Jack!



04 febbraio, 2009

COLEOTTERI CYBORG

La DARPA (dipartimento di ricerca tecnologica dell' esercito americano) sta mettendo a punto un sistema di controllo computerizzato di coleotteri e falene. Con un impianto neurale nel cervello dell' insetto ed un dispositivo wireless, ne controllano il cervello ed i muscoli da PC remoto. E' gia' realta': eccone il video.

Con l' aggiunta di una telecamera ed un sistema GPS sul corpo del coleottero, lo si potrebbe utilizzare come strumento (del tutto insospettabile) di sorveglianza a distanza.

Sempre piu' Grande Fratello, sempre di piu'.. Per non parlare delle interconnessioni tra cervello e computer. Il futuro e' gia' qui?

28 gennaio, 2009

PERCHE' IO VALGO

Da tempo, per dileggiare una certa categoria di brillantoni superficiali (modaioli, arrampicatori, arrampicati, guidatori di Suv che cercano di metterti sotto e affini), amo citare l' espressione "Perche' io valgo!" - che pronuncio con tutte le vocali aspirate, cosi' suona un po' internazionale. E' un motto (tratto da uno spot L' Oreal) che mi ha sempre incuriosito per la sua sfrontata assenza di significato, ma al contempo capace di descrivere bene un certo tipo di mentalita'.

Oggi mio zio mi ha introdotto all' arte di Banksy, affermato graffitaro originario di Bristol.


(Perche' io non valgo niente)

DIVENTEREMO IMMORTALI?

Oggi anche su Repubblica si parla della medusa Turritopsis nutricula: si e' scoperto che questo essere vivente e' sostanzialmente immortale, poiche' raggiunta l' eta' adulta riesce a mutare le proprie cellule in modo da tornare allo stadio giovanile, quando e' piu' simile ad un polipo. Il ciclo continua a perpetuarsi, facendo cosi' di questa medusa una creatura immortale. Puo' morire se attaccata da un predatore o per accidente: ma nel suo DNA non e' previsto il declino verso una morte naturale.

Il ricercatore Aubrey De Grey dell' Universita' di Cambridge sta compiendo studi sull' uomo proprio in questa direzione: comprendere i meccanismi che regolano l' invecchiamento umano, ed intervenire al fine di contrastarli, rallentarli e addirittura, un giorno, fermarli ed invertirli.

Secondo la sua teoria i cinquantenni odierni hanno gia' qualche probabilita' di vivere in eterno: se entro 30 anni si concretizzassero le prime applicazioni mediche di queste ricerche, gli allora ottantenni potrebbero vivere, diciamo, per ulteriori 20 anni. Ma nel frattempo una ricerca scientifica ormai evolutissima scoprirebbe nuovi sistemi per allungare ulteriormente la vita. E cosi via, verso l' immortalita'.

Credo che l' obiettivo dell' immortalita' sia un cicinin troppo ambizioso; pero' tra cellule staminali, ingegneria genetica, nanotecnologie avanzate e scienze affini, forse non e' del tutto da scartare l' ipotesi che tra qualche decennio avremo il potenziale per allungare sensibilmente la nostra aspettativa di vita. Gia' oggi alcune correnti filosofiche trattano le problematiche culturali, sociali, politiche, legate alla "radical life extension". Ne riparleremo.

26 gennaio, 2009

STREETART

Un gruppo di artisti berlinesi (si chiamano StreetArt) lancia un monito simile al mio (vedi questo vecchio post): attenzione ai ritocchi digitali, creano una falsa idea di perfezione umana, arrivando a distorcere la realta'. Qui a fianco una delle loro opere, esposte nella metropolitana della capitale tedesca: le finestre del programma di fotoritocco Photoshop dominano sul viso (completamente ritoccato) di Christina Aguilera.

In chiave transumanista: certo che l' uomo non e' perfetto.. Che Photoshop sia invece un primo passo, sebbene ancora virtuale, verso una perfezione finale che la tecnologia ci promette di raggiungere?

Perche' la perfezione ci fa paura, oltre che affascinarci?

ZOOM

La tecnologia odierna e' gia' formidabile. Invito lorsignori a zoomare sulla seguente foto (la bellezza di 1474 Megapixel):

http://gigapan.org/viewGigapanFullscreen.php?auth=033ef14483ee899496648c2b4b06233c

(Doppio click per zoomare su di un punto preciso, belli i cameramen sulla cupola del campidoglio eh?). Una birra a chi scova il ragazzo col cappellino rosso che sta sbadigliando.

25 gennaio, 2009

SINGOLARITA' ALLA INTEL


Presentazione ufficiale di Intel: il CTO Justin Rattner discute di singolarita' tecnologica. Allora non sono solo quattro matti che se ne occupano..

http://intelstudios.edgesuite.net/fall_idf/jr/f.htm

Molto divertenti gli esempi presentati sulle tecnologie futurizzanti, gia' oggi in fase di sviluppo.

21 gennaio, 2009

CARAMEL


Visto stasera su Sky, emozionante, delicato e gentile. Proprio come dovrebbe essere il mondo. Nadine Labaki regista ed interprete meravigliosa. Direi che e' ora di cedere il timone della baracca alle donne, visto come l' abbiamo ridotta noi uomini.

O almeno aumentiamo le quote rosa.

20 gennaio, 2009

PARTENZA SOULFUL


..certo che un Paese che mette Aretha Franklin a cantare nella cerimonia di investitura del Capo di Stato... merita!


Dai Obama, tira fuori anima e coglioni e cerca di fare il miracolo (o almeno di evitare la catastrofe).

18 gennaio, 2009

ASPETTANDO GRAN TORINO

Tutta l' estetica di Clint Eastwood, dagli western, passando per la serie dell' ispettore Callaghan, fino a "Bird" o "Million dollar baby", e' sempre stata una delle mie influenze piu' importanti. Il 27 febbraio uscira' al cinema "Gran Torino"(IMBd 8.5, Rotten Tomatoes 76%), l' ultimo film del regista ed attore americano, in cui si vedra' una sorta di Callaghan pentito ormai in pensione, ma sempre esilarante. Clint ti aspetto al varco.

Battuta da segnare: tra le miriadi della produzione di Eastwood, ne cito una tratta da "Gunny" (titolo originale "Heartbreak Ridge"). Il sergente Tom Highway (Eastwood) e' durissimo con le reclute del suo corso; ma in fondo nasconde un cuore d' oro, e cosi' si ritrova ad aiutare un marine in difficolta'. Il giovanotto ringrazia animatamente, scadendo un po' nel sentimentale. Clint allora, con il classico sguardo di ghiaccio, ribatte a denti stretti: "Questo non vuol dire che dobbiamo fare lingua in bocca sotto la doccia!".

15 gennaio, 2009

BLACK IS

Il (finto) basso dietro la testa, il falsetto, le scarpette fuori luogo.. atmosfera downbeat per palati fini. E' l' apertura del concerto di Moodymann al North Sea Jazz Festival.

14 gennaio, 2009

BELLA E BRAVA



Amo molto Beady Belle per vari motivi, tra cui:

1. e' una cantante
2. incide sull' etichetta di Bugge Wesseltoft
3. e' scandinava

Qui una sua canzone proprio "Bella".


Bella - Beady Belle

Ecco il testo (che mi ritrovo a cantare a squarciagola): Bella, dopo mille peripezie - chissa' in fondo a quali inferi e' andata a cacciarsi - e' diventata anche brava. Ora la novella Ulisse del Nord e' rinata, forte e freschissima. E si sente lontano un miglio.

Per chi vuol ricominciare, e sa che si puo' rinascere.


When bella came home she wasn't recognized
She must have changed a lot she realized
She feels new
She feels strong
She feels young
She can do
What she wants
'Cause her past
Has disappeared

Her life is an open book
With no demands
Bella is grateful for the
Golden chance

To rub off her mistakes
And regrets
From tonight
She'll break loose
From restraints
By starting over

Bella
Bella's at the point of zero
Starting from the outset tonight
Bella struttin' like a hero
Celebrating that she's leaving tonight

Tonight
Tonight

It's like a fairy tale
A time machine
Bella forgets who she has ever been

She's reborn
She's rebuilt and refilled
She is torn
From her past
And tonight
Is her renaissance

Bella
Bella's at the point of zero
Starting from the outset tonight
Bella struttin' like a hero
Celebrating that she's leaving

Bella
Bella's at the point of zero
Starting from the outset tonight
Bella struttin' like a hero
Celebrating that she's leaving tonight

From tonight she can be anyone
But will never take the part of bella
She has no history anymore
She has no present
There is no future behind the door
There is no substance

Bella
Bella's at the point of zero
Starting from the outset tonight
Bella struttin' like a hero
Celebrating that she's leaving tonight

13 gennaio, 2009

IL PC LEGGE LA MENTE

E' di questi ultimi tempi la notizia che ricercatori giapponesi stanno mettendo a punto un sistema di visualizzazione delle elaborazioni visive del cervello: se pensiamo, immaginiamo, sognamo un oggetto, questo comparira' sul monitor della strumentazione collegata al cervello sotto osservazione. Ecco i primi strabilianti risultati. E temo che col tempo aumenteranno la risoluzione... splendido e terrificante.



Ecco il commento del mitico fisico Michio Kaku:

11 gennaio, 2009

BERLUSCONI SI FARA' CRIONICIZZARE

Anche il Berluska pare seguire le vie del transumanesimo, al punto che nel mausoleo di famiglia si e' fatto costruire un impianto crionico. Significa che da morto si fara' ibernare e conservare in una cella frigorifera, nell' attesa che in futuro la scienza medica si evolva fino a riuscire a riportarlo in vita.

Ora capisco perche' quella vecchia porca di Emilio Fede insiste spesso nel dire che vorrebbe riposare vicino a Silvio, altro che fedelta' post-mortem! Certo che... Berlusconi per l' eternita'.... noooooo....

http://www.repubblica.it/2005/a/sezioni/politica/dibacdldue/chioma/chioma.html

10 gennaio, 2009

DOCUMENTARIO RAI SUL TRANSUMANESIMO

Ho gia' postato un video sul transumanesimo, in inglese. Qui invece ecco una produzione RAI, 45 minuti tutti in italiano: non direi impeccabile, alcuni argomenti vengono solo abbozzati, comunque una valida introduzione all' argomento.

http://www.media.rai.it/mpmedia/0,,ceraunavolta%5E13784,00.html

06 gennaio, 2009

BASITO

Ieri sera ho assistito, incredulo, ad un programma su Canale 5 relativo alla vita di Bettino Craxi, ai suoi tempi pregiudicato e latitante. Sono rimasto esterrefatto per la sfrontetezza con cui Mediaset ha univocamente esaltato l' operato del leader "socialista", sembrava davvero quasi un' agiografia.

Mi sento in dovere di linkare l' intervento odierno di Marco Travaglio sul blog di Beppe Grillo, poiche' espone limpidamente la verita' dei fatti: http://www.beppegrillo.it/2009/01/passaparola_lun_11.html

Ma con che coraggio trasmettono informazioni tanto marchianamente bugiarde? Viviamo davvero in uno Stato illiberale, se qualcuno puo' permettersi tale propaganda totalitaria su di una rete privata tutta sua. Ok, la confessione finale di Craxi in Parlamento fu un bel gesto, ma cio' non basta ahime' a redimersi da un' intera vita di ruberie, ne' l' apprendere che quello fosse il sistema comune a tutti quanti. Peraltro Bettino fu il piu' avido tra gli avidi, cosi' come poi il suo protetto e successore Silvio, ed al banchetto si ingozzo' piu' voracemente di tutti gli altri.

nb: non sono un sostenitore a 360 gradi di Grillo, che a volte trovo troppo aprioristicamente "contro"; ma molto spesso sono d' accordo con lui.