Ieri sera ho assistito, incredulo, ad un programma su Canale 5 relativo alla vita di Bettino Craxi, ai suoi tempi pregiudicato e latitante. Sono rimasto esterrefatto per la sfrontetezza con cui Mediaset ha univocamente esaltato l' operato del leader "socialista", sembrava davvero quasi un' agiografia.
Mi sento in dovere di linkare l' intervento odierno di Marco Travaglio sul blog di Beppe Grillo, poiche' espone limpidamente la verita' dei fatti: http://www.beppegrillo.it/2009/01/passaparola_lun_11.html
Ma con che coraggio trasmettono informazioni tanto marchianamente bugiarde? Viviamo davvero in uno Stato illiberale, se qualcuno puo' permettersi tale propaganda totalitaria su di una rete privata tutta sua. Ok, la confessione finale di Craxi in Parlamento fu un bel gesto, ma cio' non basta ahime' a redimersi da un' intera vita di ruberie, ne' l' apprendere che quello fosse il sistema comune a tutti quanti. Peraltro Bettino fu il piu' avido tra gli avidi, cosi' come poi il suo protetto e successore Silvio, ed al banchetto si ingozzo' piu' voracemente di tutti gli altri.
nb: non sono un sostenitore a 360 gradi di Grillo, che a volte trovo troppo aprioristicamente "contro"; ma molto spesso sono d' accordo con lui.
2 commenti:
Il mio commento è uno solo.
Non capisco come si accetti passivamente uno status quo simile.
Probabilmente è giusto dichiarare la morte cerebrale della coscienza collettiva della nazione denominata Italia.
Siamo solo una massa di pance piene.
Ma la fame sta arrivando.
Cosa faremo poi con i responsabili?
Eh gia', l'e' proprio grigia.
Comunque aggiungo che la morte presuppone una nascita: e non mi risulta che in Italia sia mai nata una coscienza collettiva, ahime'.
Sui responsabili: se ne saranno gia' andati in Uruguay ;)
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