Ottimo
articolo di Richard Layard oggi sul Financial Times: "E' giunta l' ora per un capitalismo meno egoista". Layard afferma che il concetto di progresso, cosi' come definito durante l' Illuminismo, si basa su due fattori: riduzione della sofferenza e aumento della felicita'. Dunque non implica necessariamente un aumento di produttivita' e ricchezza, valori invece unicamente perseguiti nel capitalismo contemporaneo. Le statistiche indicano che dagli anni '50 in poi la felicita' in Inghilterra e Stati Uniti non e' aumentata, nonostante lo straordinario aumento della ricchezza. Layard dunque sostiene che e' ora di iniziare ad impostare la macchina capitalista in modo diverso, visto che il sistema attuale ha cospicuamente eroso un serie di valori fondamentali come altruismo e fiducia nel prossimo.
Trattandosi di FT e di un articolista che e' pure Lord inglese, verrebbe da pensare che il signore in questione stia cercando di salvare il salvabile, visti i tempi che corrono. Ma a me pare di scorgere della sincerita' in queste tesi: come al solito vengono citati ad esempio i Paesi scandinavi, e si inneggia ad un sistema in cui "le altre persone sono dalla tua parte".
Anche Obama sembra essere d' accordo.