28 gennaio, 2009

DIVENTEREMO IMMORTALI?

Oggi anche su Repubblica si parla della medusa Turritopsis nutricula: si e' scoperto che questo essere vivente e' sostanzialmente immortale, poiche' raggiunta l' eta' adulta riesce a mutare le proprie cellule in modo da tornare allo stadio giovanile, quando e' piu' simile ad un polipo. Il ciclo continua a perpetuarsi, facendo cosi' di questa medusa una creatura immortale. Puo' morire se attaccata da un predatore o per accidente: ma nel suo DNA non e' previsto il declino verso una morte naturale.

Il ricercatore Aubrey De Grey dell' Universita' di Cambridge sta compiendo studi sull' uomo proprio in questa direzione: comprendere i meccanismi che regolano l' invecchiamento umano, ed intervenire al fine di contrastarli, rallentarli e addirittura, un giorno, fermarli ed invertirli.

Secondo la sua teoria i cinquantenni odierni hanno gia' qualche probabilita' di vivere in eterno: se entro 30 anni si concretizzassero le prime applicazioni mediche di queste ricerche, gli allora ottantenni potrebbero vivere, diciamo, per ulteriori 20 anni. Ma nel frattempo una ricerca scientifica ormai evolutissima scoprirebbe nuovi sistemi per allungare ulteriormente la vita. E cosi via, verso l' immortalita'.

Credo che l' obiettivo dell' immortalita' sia un cicinin troppo ambizioso; pero' tra cellule staminali, ingegneria genetica, nanotecnologie avanzate e scienze affini, forse non e' del tutto da scartare l' ipotesi che tra qualche decennio avremo il potenziale per allungare sensibilmente la nostra aspettativa di vita. Gia' oggi alcune correnti filosofiche trattano le problematiche culturali, sociali, politiche, legate alla "radical life extension". Ne riparleremo.

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