14 giugno, 2008

La Costituzione della Repubblica della Felicità, Uzupis, Vilnius

Storie e Filosofie apre ad una collaborazione esterna. Il seguente articolo e' di Simone, compagno di mille avventure, eccellente interlocutore nelle materie piu' svariate, specie quelle trattate in questo blog, musico sopraffino, intrepido viaggiatore ed amante del bello. Qui lo vediamo in veste di costituzionalista.

Testo della Costituzione di Uzupis (quartiere degli artisti di Vilnius):

1. Tutti hanno diritto di vivere vicino al fiume Vilnia e il fiume ha diritto di scorrere

2. Tutti hanno il diritto all'acqua calda, al riscaldamento d'inverno e a un tetto

3. Tutti hanno il diritto di morire ma non è un obbligo
4. Tutti hanno il diritto di fare errori
5. Tutti hanno il diritto di essere unici
6. Tutti hanno il diritto di amare
7. Tutti hanno il diritto di non essere amati
8. Tutti hanno il diritto di essere mediocri e sconosciuti
9. Tutti hanno il diritto di oziare
10. Tutti hanno diritto di amare un gatto e prendersi cura di lui
11. Tutti hanno il diritto di badare al cane fino a quando uno dei due muore
12. Il cane ha diritto di essere un cane
13. Il gatto non è obbligato ad amare il suo padrone, ma deve essere di aiuto nei momenti di necessità
14. A volte si ha il diritto di essere inconsapevoli dei propri doveri
15. Tutti hanno il diritto di avere dei dubbi, ma non è obbligatorio
16. Tutti hanno il diritto di essere felici
17. Tutti hanno il diritto di essere infelici
18. Tutti hanno il diritto di stare in silenzio 19. Tutti hanno il diritto di avere fede
20. Nessuno ha il diritto di usare violenza
21. Tutti hanno il diritto di apprezzare la propria scarsa importanza
22. Nessuno ha il diritto di avere un progetto per l'eternità
23. Tutti hanno il diritto di comprendere
24. Tutti hanno il diritto di non capire
25. Tutti hanno il diritto di appartenere a qualunque nazionalità
26. Tutti hanno il diritto di celebrare o non celebrare il proprio compleanno
27. Tutti devono ricordare il proprio nome
28. Tutti hanno il diritto di dividere ciò che posseggono
29. Nessuno può dividere ciò che non possiede
30. Tutti hanno il diritto di avere fratelli, sorelle e parenti
31. Tutti possono essere indipendenti
32. Tutti sono responsabili della propria libertà
33. Tutti devono poter piangere
34. Tutti hanno il diritto di essere fraintesi
35. Nessuno ha il diritto di dichiarare colpevole il prossimo
36. Tutti hanno il diritto all'individualità
37. Tutti hanno il diritto di non avere diritti
38. Tutti hanno il diritto di non avere paura
39. Non deludere
40. Non combattere
41. Non cedere

Riflessione analitica sul testo: un percorso attraverso la Costituzione di Uzupio.

Leggendo con attenzione la Costituzione vengono alla luce alcuni elementi che sarebbe bene spiegare. Raggruppando gli articoli a seconda delle tematiche è possibile chiarirne il senso.

Alcuni articoli opportunamente affiancati nel testo potrebbero sembrare contradditori ad una prima lettura ma…

6. Tutti hanno il diritto di amare
7. Tutti hanno il diritto di non essere amati

Se io ho il diritto di amare ma allo stesso tempo di non essere amato da qualcuno posso arrivare a pensare che l’amore è dare non pretendere: amare non significa nemmeno possedere qualcuno. Può anche non essere corrisposto e amore rimane. Non bisogna esigere niente in cambio, è un sentimento puramente altruistico. D’altra parte, non esistendo il “dovere” di amare, di conseguenza nessuno ha il diritto ad essere amato.

16. Tutti hanno il diritto di essere felici
17. Tutti hanno il diritto di essere infelici

Si dice: la Repubblica della felicità di Uzupio ma… la felicità non sembra davvero essere un principio che sta alla base della Costituzione. Dipende esclusivamente dall’individuo. Non sarà la comunità a procurarla. Sei tu il protagonista della tua vita e a te spetta procurarti la felicità oppure, in accordo con la tua volontà, rimanere infelice. Se questo è quello che vuoi, non essere amato, non essere felice, fai pure. E’ la tua vita.

Proseguendo vediamo:

19. Tutti hanno il diritto di avere fede

Attenzione! Non viene specificato in “chi” o in “cosa”. Non si riferisce necessariamente alla fede in un Dio. Infatti, poco più sotto:

22. Nessuno ha il diritto di avere un progetto per l'eternità

Una possibile interpretazione di questo articolo potrebbe essere la seguente: “la vita è adesso” e va vissuta fino in fondo, l’eternità non è qualcosa verso la quale orientare le nostre scelte. Dobbiamo concentrarci sul nostro presente, non affidarci ad un futuro remoto che non possiamo conoscere. Forse ci è permesso soltanto avere progetti a breve, medio e lungo termine ma non all’infinito, perché l’esistenza è qualcosa di concreto che appartiene ad un tempo finito. Viviamola al meglio fino in fondo.

Poco più sotto, un articolo illuminante:

28. Tutti hanno il diritto di dividere ciò che posseggono

Condividere non è un dovere, bensì un diritto. Non siamo obbligati a spartire con gli altri i nostri beni, come potrebbero essere i frutti del nostro lavoro. Qui siamo lontani, e non a caso, dal modello socialista che ha contraddistinto la Lituania e l’URSS per quasi un secolo. Nella comunità di Uzupio l’individuo è importante, non si sacrifica per la comunità in toto ma viene valorizzato. Che sia importante lo notiamo in svariati punti:

5. Tutti hanno il diritto di essere unici
26. Tutti hanno il diritto di celebrare o non celebrare il proprio compleanno
27. Tutti devono ricordare il proprio nome
31. Tutti possono essere indipendenti
36. Tutti hanno il diritto all'individualità

La comunità non annulla la libertà degli individui, la garantisce. Non si sostituisce al singolo, lo amplifica. Non è un’entità superiore che si impone ma è costruita dal basso, fatta dai cittadini. Questo naturalmente non vuol dire disimpegno. Al contrario si promuove la serietà del proprio comportamento, l’assunzione di responsabilità:

32. Tutti sono responsabili della propria libertà
39. Non deludere

Non solo:

30. Tutti hanno il diritto di avere fratelli, sorelle e parenti

Avere una famiglia è un diritto. Fare figli è una necessità non una libera scelta! Si favorisce così il popolamento della comunità attraverso la famiglia, cellula sociale fondamentale per l’esistenza stessa della comunità.

Nella Costituzione si riscontra anche una profonda umanità: la tolleranza verso le imperfezioni e le debolezze che caratterizzano l’essere umano, l’accettazione della difficoltà di convivere nel rispetto gli uni degli altri, tutti coinvolti in un medesimo contratto sociale. Si vedano a proposito gli articoli:

4. Tutti hanno il diritto di fare errori
33. Tutti devono poter piangere

e in particolare, nell’ambito della comunicazione:

24. Tutti hanno il diritto di non capire
(incomprensione passiva, quando si è destinatari di un messaggio)
34. Tutti hanno il diritto di essere fraintesi
(incomprensione attiva, quando si è emissari di un messaggio)

Allo stesso tempo viene riconosciuto più volte il diritto al “quieto vivere”, ad una vita tranquilla, senza il turbamento alimentato dalle ambizioni, dalla competizione tra i componenti di una società per l’affermazione personale ottenibile con ogni mezzo, per il successo perseguito ad ogni costo, per l’infusione di tutte le proprie energie nella carriera:

8. Tutti hanno il diritto di essere mediocri e sconosciuti 9. Tutti hanno il diritto di oziare
21. Tutti hanno il diritto di apprezzare la propria scarsa importanza
18. Tutti hanno il diritto di stare in silenzio

Finora si è parlato solo di diritti. E i doveri dove sono? Gli unici che troviamo sono alla fine, quasi messi lì per apporre un sigillo del testo.:

39. Non deludere
40. Non combattere
41. Non cedere

Il secondo, “non combattere”, data l’impostazione dell’intera costituzione, sembra da interpretare in senso strettamente militare o comunque legato ad un’azione di forza, anche perché:

20. Nessuno ha il diritto di usare violenza

Non sembra invece che non combattere significhi arrendersi alle eventualità, dato che il terzo “non cedere” può essere inteso si come lotta passiva, resistenza, ma presuppone un impegno attivo nel difendersi dalla causa del proprio cedimento, per affrontare con vigore l’ostacolo che dobbiamo superare, per non lasciarci sopraffare dal problema che dobbiamo risolvere.

Ci sono poi alcuni articoli che più di altri sottolineano il tono di tutto il testo. Ad esempio:

29. Nessuno può dividere ciò che non possiede

E’ un ovvietà ma non priva di ironia, soprattutto in relazione all’articolo 28. Si veda anche:

3. Tutti hanno il diritto di morire ma non è un obbligo

Per concludere non si può non citare il seguente articolo:

37. Tutti hanno il diritto di non avere diritti

Suona come la consacrazione stessa del diritto, la sua massima espressione. Siamo così liberi da poter rinunciare ai diritti e sottostare a che cosa, soltanto ai doveri?

3 commenti:

Cesare ha detto...

Vorrei far notare anche l' intuizione contenuta nell' art.3: "Tutti hanno il diritto di morire ma non e' un obbligo". La corrente del transumanesimo sostiene la "radical life extension" mell' ottica di un futuro raggiungimento dell' immortalita', ma ha i suoi bei detrattori tra cui spicca Francis Fukuyama. Pare che ad Uzupis si voglia lasciare la libera scelta all' individuo.

Anonimo ha detto...

Vorrei solo sottolineare quanto è vero ciò che è riportato agli articoli 10 e 13: riportano esattamente l'indole dei gatti e delle persone che se ne devono prendere cura. E rientrano esattamente nel concetto di Tutti hanno diritto ad amare ma tutti hanno anche il diritto di non essere amati. quindi, il gatto è il miglio amico dell'uomo, checchè se ne dica !

Anonimo ha detto...

Avvincente l'interpretazione degli articoli della costituzione, forse troppo personale.
Sarebbe stato molto bello approfondire sulla repubblica della felicità, pertanto rimando i curiosi al diario di viaggio di Fritz Von Baumann, che a mio avviso è la migliore "guida turistica" in italiano.
anche lui commenta gli articoli ma senza coinvogimento, tipicamente tedesco :P
bel lavoro, tuttosommato
ciaooo