29 giugno, 2008

PER COLPA DI CHI?

Una manciata di giorni fa scrissi in una mail all' amico Saimon che ero poco entusiasta all' idea di tornare in Italia, spiegandogli che "la cosa che piu' mi spaventa e' l' idea di tornare in mezzo a gente spaventata". Questa la mia impressione durante un recente soggiorno italico. Ho vissuto sei degli ultimi sette anni tra Inghilterra e Lituania: tornando in Italia e' netta la differenza di energia e combattivita' che riscontro nella gente, sia a paragone degli inglesi che dei lituani. Addirittura noto negli italiani una passivita' ormai rinunciataria, soprattutto tra i giovani.

Simile concetto e' oggi espresso da Scalfari (tramite Altan), nell' articolo "Come hanno ridotto noi poveri italiani" (vedi ultimo paragrafo):
http://www.repubblica.it/2008/04/sezioni/politica/scalfari-fondi-2/scalfari-29-giugno/scalfari-29-giugno.html

Non condivido pero' il “li avete ridotti cosi”; secondo me, si sono ridotti cosi. Non e’ (solo) colpa di Berlusconi e dei governi. E’ colpa degli italiani, eccheccazzo. Sempre a scaricare il barile questi latini, invece di rimboccarsi le maniche (non tutti pero', grazie al cielo).

Grandi pretese e poca energia. Conviene continuare a rubacchiare tra quello che e' rimasto. Recipe for a disaster, direbbero gli inglesi: la ricetta per ottenere un disastro.

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