22 novembre, 2008
MARC CARY, PIANO ORGASM
Poi si dice che e' un mondo difficile. Pero' ci sono certe perle in giro che smuovono le montagne. Questo splendido solo di piano rimane su livelli di stratosferica tensione per lunghi interminabili minuti, mentre il basso nero, cupo, scuro non molla mai l' osso, in apnea. Cassa in 4, tutto il resto off beat. Un killer.
20 novembre, 2008
GOOD GUY
Finalmente un vip vero gentleman, in quel mondo di esseri ringhiosi. A Londra Guy Ritchie si separa da Madonna, ha diritto ad un sacco di soldi per il divorzio (molti in piu' di quelli che ha di suo), ma non prende nemmeno un penny. Se tra i divi di Hollywood iniziano ad accadere cose del genere, davvero qualcosa sta cambiando in questo mondo!
Come noto, molti pattern comportamentali iniziano nelle classi sociali piu' elevate, e poi vengono adottati via via da chi sta piu' in basso. Ad Hollywood si sta arrivando ad uno stile di maggiore fair play, mentre il "ringhio" sta pero' nel frattempo dilagando nella middle class (che ci circonda e che tocchiamo ahime' con mano ogni giorno). In Italia, dove tutto e' sempre in ritardo, il ringhio continua comunque per ora ad impazzare ai piani alti. Pero' magari tra 7 o 8 anni anche da noi i vips cominciano a fare buone azioni e quell' incapace di Tronchetti Provera restituisce qualche centinaio di milioni di euro sottratti indebitamente agli utenti Telecom..
17 novembre, 2008
FACEBOOK E LA GRANDE GUERRA
Cio' significa, quantomeno, che la guerra la' fuori non piace proprio a nessuno, se c'e' tutto questo desiderio di rifugio. Facebook, ristoro per soldati feriti.
16 novembre, 2008
ALFA E OMEGA?
14 novembre, 2008
TRANSUMANESIMO
"Technocalypse: Transhuman" e' un bel video introduttivo a questo argomentuccio ameno (in inglese, in sei spezzoni su YouTube):
13 novembre, 2008
SINGOLARITA' TECNOLOGICA
11 novembre, 2008
LA FINE DI FACEBOOK
Il fatto e' questo: ora siamo solo agli inizi, e gia' molti hanno centinaia di contatti. E' noto che una persona anche socievole non puo' avere in vita piu' di 200 amici, intesi come conoscenti ad un livello quantomeno sufficiente. Cosa accadra' dunque tra qualche tempo, quando molti avranno migliaia di contatti? Che valore avra' a quel punto il singolo contatto? Il singolo "amico" tra i mille (ma che quasi nemmeno conosciamo) portera' un qualche tipo di valore aggiunto? Potremo inviare un messaggio, dicendo "caro amico ti scrivo", o chieder lui un favore, quando tutto cio' che sappiamo di costui e' poco piu' dell' indirizzo email? Come verra' percepito il "titolare" di 4000 contatti, se non come un cinico collezionista di persone (forse meglio dire di oggetti)? E quando tutti avranno 4000 contatti, che senso avra' sbirciare la lista degli "amici"?
Sara' la fine di Facebook. O la definitiva consacrazione (evidente a tutti) della sua superficialita'.
Va detto pero' che esistono gia' parties dal vivo per facebookers: dal virtuale al reale. Dunque se Fb serve anche a far incontrare la gente per davvero, ha anche alcuni risvolti positivi. Potrebbe accadere che la gente si affezioni per davvero all' uso di Fb, e che quindi inizi a fare selezione tra i potenziali amici Fb (l' opposto di quanto sta accadendo oggi) per evitare gli effetti collaterali di cui sopra. Ma Facebook al momento sembra studiato in modo da incentivare appunto la moltiplicazione esponenziale dei contatti. Compito dei gestori di Facebook e' proprio quello di calibrare l' evoluzione delle dinamiche di utilizzo del software per sostenerne la "credibilita' " sociale. Magari arriveranno a proporre gradi di condivisione differenziati: per altro gia' adesso e' possibile creare sottogruppi con limitata possibilita' di accesso ad alcuni dati (ed esempio le foto), ma e' un' opzione molto poco usata, e pericolosa: antipatico non poter vedere le foto dell' amica in quanto non si fa parte del gruppo di "prima fascia".
Comunque sia, Facebook e' di certo uno strumento innovativo con alcuni pregi, ma credo che nel tempo la sua incisivita' andra' diluendosi.
09 novembre, 2008
SPERANZA
Al solito, io consiglio il modello scandinavo di stampo social-democratico. Fino ad oggi si e' dimostrato piu' efficace ed equilibrato rispetto alle tragedie create da comunismo e capitalismo sfrenato. Certo bisogna anche poterselo permettere (culturalmente). In Italia non saremmo di certo pronti, individualmente irresponsabili e noncuranti del sociale come siamo: ahime' utile dunque il "pugno duro" della destra per tenere a bada i bambinoni italioti. L' America ha nel suo DNA un forte senso democratico, sebbene legato ad un individualismo estremo: pero' ormai anche laggiu' credo non siano rimasti molti ingenui che ancora credono alla vecchia balla del sogno americano.
Dunque se Obama si avvicina un tantino alla Scandinavia, quasi quasi torno ad appassionarmi alla societa' che mi circonda.
05 novembre, 2008
DOPO L' ELEZIONE, I FATTI
Intanto mandiamolo davvero a fare il corso a Stoccolma.. :)
01 novembre, 2008
LAGOM
Gli americani dicono: "The more, the better", "Di piu', e' meglio". Professano quindi l' anti-lagom.
Roba da XX secolo. Ma il XXImo sta sfuggendo di mano agli Yankees. Peccato, perche' c'e' anche della bella energia che viene dagli States.
Che Obama riesca a ritrovare il giusto equilibrio? Lo spero.