13 novembre, 2008

SINGOLARITA' TECNOLOGICA

Da un anno a questa parte mi sono appassionato di futurologia. Materia particolarmente fallace: predire il futuro e' compito davvero improbo poiche' coivolge, al di la' degli aspetti tecnologici, troppe variabili indefinibili soprattutto di tipo culturale e sociale. Cio' nonostante trovo divertente e stimolante cercare di imbroccare qualche previsione. Uno dei concetti piu' affascinanti in materia e' quello di "singolarita' tecnologica", cosi' come delineato da Ray Kurzweil (nella foto).

Si tratta di un preciso momento nel futuro in cui avverra' un radicale mutamento di ogni paradigma sociale dovuto alla disponibilta' di tecnologie clamorosamente innovative: una conoscenza estremamente dettagliata del funzionamento del corpo (e del cervello) umano e l' avvento di intelligenze artificali capaci di autoreplicarsi ed evolversi autonomamente. Da quel momento in poi l' uomo perderebbe il primato intellettuale ed il corso della storia muterebbe clamorosamente, in modo del tutto imprevedibile.

Sono tre i pilastri che porterebbero alla singolarita' tecnologica: la nanotecnologia molecolare, la robotica e la genetica. Con le nanotecnologie avanzate potremo maneggiare a piacere le singole molecole, arrivando ad assemblare molti beni materiali a costi irrisori. La robotica, intimamente connessa all' intelligenza artificiale, produrra' robot intelligenti e di dimensioni microscopiche (dunque inseribili all' interno del corpo umano ed interagenti con le nostre cellule). La genetica permettera' di agire sul nostro organismo e di manipolarlo a livelli fino a poco tempo fa impensabili. L' interazione di queste tre scienze portera' ad applicazioni che oggi sembrerebbero fantascientifiche: sotto questo aspetto va detto che il presente ed il passato gia' ci insegnano che la fantascienza spesso ci ha visto giusto.

L' ottimista Kurtzweil prevede il 2045 come data di arrivo della singolarita' tecnologica (a me appare davvero troppo vicina). I cauti dicono che occorrera' attendere piu' a lungo. Comunque sia, sembra realistico ipotizzare che la vita umana andra' incontro a cambiamenti straordinari nell' arco di questo secolo.

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