Yona Friedman e' un architetto e designer di origine ungherese che esporra' alla prossima Biennale di Venezia (nella foto la sua opera "Microutopia"). In un articolo su Wired Italia di Giugno leggo una sua frase sibillina: "La scarsita' ci salvera' dalla catastrofe".
Brutto colpo, per un transumanista come me: le nanotecnologie promettono, in un futuro probabilmente lontano, di porre virtualmente fine alla scarsita' materiale (cioe' al fatto che i beni materiali in natura sono limitati), poiche' permetteranno l' assemblamento di qualsiasi bene a costi irrisori. Sembrerebbe il Paradiso in Terra, e la fine della nostra triste condizione di miseri esseri umani che quotidianamente si affannano contro la limitatezza delle risorse.
A quanto pare Friedman non sembra essere d' accordo.
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