Lo psicologo di origine ebrea Abraham Maslow si affermo' nel secolo scorso grazie alla teoria della gerarchia dei bisogni, nota come la "Piramide di Maslow". Il modello sostiene che l' uomo si realizza passando attraverso una serie di stadi di appagamento: dapprima i bisogni fisiologici (fame, sete, sonno..), poi quelli legati alla sicurezza (avere una casa e un lavoro), seguiti dal bisogno di appartenenza (amicizie e relazioni sentimentali); successivamente si giunge ad una ricerca di stima/autostima (tramite successo e prestigio), e infine si arriva all' autorealizzazione (self-actualization), cioe' la completa realizzazione delle proprie potenzialita' (ricerca di creativita', moralita', assenza di pregiudizi).
Applicando tale modello all' attuale societa' italiana, mi sembra di poter identificare con chiarezza i motivi della evidente insoddisfazione che si respira tra la gente. Limitero' la seguente analisi alla generazione dei trentenni (la mia), sebbene credo che il ragionamento possa essere esteso in buona parte anche alle generazioni successive e di poco antecedenti.
Essendo cresciuti attraverso i ricchi anni '80 e '90, gli attuali trentenni si sono trovati a partire sostanzialmente dal terzo livello della Piramide: bisogni primari ovviamente soddisfatti, avevano un modello familiare basato su un lavoro sicuro ed una casa spesso di proprieta' o comunque occupata stabilmente. Le compagnie di amici erano un sistema di aggregazione ampiamente affermato. Una generazione dunque protesa naturalmente verso il quarto stadio della piramide: la ricerca di successo, stima e prestigio.
Tenuto conto che lo sfrenato capitalismo contemporaneo definisce successo e prestigio (e la conseguente stima accordata) in senso strettamente monetario, e' evidente che l' attuale crisi economica incide fortemente sulla possibilita' di appagamento dei bisogni di intere generazioni, e dunque della loro evoluzione verso l' autorealizzazione.
Affinche' la situazione cambi mi pare si possano identificare solo due possibilita': o l' economia torna a galoppare aprendo innumerevoli opportunita' di crescita professionale, oppure si cambia la definizione di successo e prestigio. La prima possibilita', oltre che poco probabile nel breve periodo, mi pare anche assai poco sostenibile: se anche l' economia tornasse a correre, il problema si ripresenterebbe tal quale per le generazioni successive. Credo invece che una nuova definizione di successo sia molto piu' praticabile, nonche', forse, gia' nell' aria.
Tale definizione dovrebbe essere basata su cultura, umanita' e competenza: qualita' disponibili a chiunque abbia interesse ad ottenerle, ma frutto di applicazione e fatica, e dunque meritevoli della massima stima sociale. Tali qualita' non sono limitate per definizione (come la ricchezza economica), e dunque del tutto sostenibili.
Il concetto di successo/stima/prestigio viene peraltro gia' oggi interpretato e compreso diversamente dai singoli. C'e' chi lo intende in senso "letterale", dunque seguendo pedissequamente i modelli mediatici che vanno per la maggiore (soldi, fama, bellezza). Altri invece, piu' dotati, riescono a vedere oltre ed acquisiscono un buon livello di autostima senza dover necessariamente ottenere entrate mensili superiori a quelle dei vicini di casa. Costoro accedono dunque al quinto ed ultimo gradino della Piramide.
Noto una certa incomunicabilita' ed incomprensione tra coloro che si trovano al quarto stadio di evoluzione e chi invece si trova gia' alla fase di autorealizzazione: hanno bisogni completamente diversi e dunque gli appartenenti ai due gruppi non si comprendono vicendevolmente. Cio' non e' un male, ma ai fini di una comunicazione proficua ed una convivenza appagante e' bene che gli appartenenti a ciascuna categoria si confrontino principalmente con i propri "simili", al fine di evitare le suddette incomprensioni e la conseguente creazione di attriti.
Esiste anche il fenomeno del passaggio verso gradini inferiori della scala, spesso dovuto pure alla recente crisi economica: perdita non solo di amici e partner, ma anche di lavoro e casa. Pattern drammatico poiche' secondo il modello di Maslow non e' appunto possibile permanere ad un certo gradino della Piramide se i bisogni sottostanti non continuano a rimanere appagati.
28 settembre, 2009
26 settembre, 2009
23 settembre, 2009
SCIENZA E FEDE CONVERGONO
Si e' conclusa la settimana teologica organizzata dalla Diocesi di Pistoia intitolata "L'idea dell'immortalita' terrena. Una nuova sfida per la teologia". Vari esponenti della corrente transumanista e similari, come Max More e James Hughes, sono intervenuti ad una serie di convegni davvero interessanti, soprattutto poiche' tenuti nel territorio atipico (per questo genere di tematiche) della Diocesi.
Mi e' parso molto interessante il contributo finale del Vescovo di Pistoia, Mons. Mansueto Bianchi (qui alcuni stralci del suo intervento), il quale si e' dichiarato non solo favorevole ad un prospettiva di "radical life extension" (prevista dalle correnti transumaniste in un futuro piu' o meno prossimo), ma anche aperto alla teoria di una partecipazione umana all' avvento del Regno dei Cieli. Un' escatologia dunque legata alla scienza.
Cio' mi pare in linea con le tesi di Pierre Teilhard de Chardin (nella foto), filosofo, scienziato e gesuita francese del secolo scorso, che col suo concetto di noosfera e la Legge della Complessita'/Conoscenza delineo' uno scenario molto simile a quello inquadrato in questi giorni a Pistoia.
Teilhard sosteneva che la materia tende ad organizzarsi in sistemi sempre piu' complessi, incrementando allo stesso tempo in questo modo la propria conoscenza/consapevolezza. Ad esempio: da materia inorganica, ad organica, prima vegetale, poi animale e poi ancora umana. Cosi' geosfera, biosfera ed infine noosfera: l' insieme delle conoscenze umane, creato dalla continua interazione degli uomini (la scienza e' evidentemente parte della noosfera) verso forme sempre piu' evolute. Internet e' un esempio calzante e forse vera e propria incarnazione recente del concetto di noosfera. Per Teilhard la noosfera tende verso un Punto Omega, in cui l' umanita' tocchera' un livello di complessita' e coscienza/conoscenza che andra' oltre i limiti dello spazio/tempo.
Da Internet all' infinito spazio/tempo (paradiso/aldila'? o solo un livello successivo di complessita'?) passando per Einstein..
Nota: Teilhard fu inizialmente osteggiato dalle alte gerarchie ecclesiastiche, ma piu' recentemente le sue tesi sono state rivalutate dal Vaticano, tanto che il cardinal Ratzinger, oggi papa Benedetto XVI, ammise che uno dei documenti principali del Concilio Vaticano II, la costituzione pastorale Gaudium et Spes, fu assai influenzata proprio dalle tesi del gesuita francese.
Mi e' parso molto interessante il contributo finale del Vescovo di Pistoia, Mons. Mansueto Bianchi (qui alcuni stralci del suo intervento), il quale si e' dichiarato non solo favorevole ad un prospettiva di "radical life extension" (prevista dalle correnti transumaniste in un futuro piu' o meno prossimo), ma anche aperto alla teoria di una partecipazione umana all' avvento del Regno dei Cieli. Un' escatologia dunque legata alla scienza.
Cio' mi pare in linea con le tesi di Pierre Teilhard de Chardin (nella foto), filosofo, scienziato e gesuita francese del secolo scorso, che col suo concetto di noosfera e la Legge della Complessita'/Conoscenza delineo' uno scenario molto simile a quello inquadrato in questi giorni a Pistoia.
Teilhard sosteneva che la materia tende ad organizzarsi in sistemi sempre piu' complessi, incrementando allo stesso tempo in questo modo la propria conoscenza/consapevolezza. Ad esempio: da materia inorganica, ad organica, prima vegetale, poi animale e poi ancora umana. Cosi' geosfera, biosfera ed infine noosfera: l' insieme delle conoscenze umane, creato dalla continua interazione degli uomini (la scienza e' evidentemente parte della noosfera) verso forme sempre piu' evolute. Internet e' un esempio calzante e forse vera e propria incarnazione recente del concetto di noosfera. Per Teilhard la noosfera tende verso un Punto Omega, in cui l' umanita' tocchera' un livello di complessita' e coscienza/conoscenza che andra' oltre i limiti dello spazio/tempo.
Da Internet all' infinito spazio/tempo (paradiso/aldila'? o solo un livello successivo di complessita'?) passando per Einstein..
Nota: Teilhard fu inizialmente osteggiato dalle alte gerarchie ecclesiastiche, ma piu' recentemente le sue tesi sono state rivalutate dal Vaticano, tanto che il cardinal Ratzinger, oggi papa Benedetto XVI, ammise che uno dei documenti principali del Concilio Vaticano II, la costituzione pastorale Gaudium et Spes, fu assai influenzata proprio dalle tesi del gesuita francese.
Etichette:
Filosofie e Sociologie
21 settembre, 2009
ANCORA F1
Fa piacere sentire che Briatore, in seguito ai noti eventi di questi giorni, e' stato squalificato a vita dal giro (squallido) della F1. Meno male.
Rammento che negli anni '80 il bandito di Cuneo fu condannato a tre anni di carcere per truffa, e per questo si rifugio' da latitante alle Isole Vergini. Torno' piu' tardi in Italia solo in seguito ad un' amnistia.
..la "bella gente" del Millionarie! Tarantini, Corona, Berlusconi, Vittorio Emanuele di Savoia...
Un tempo la frequentazione di certa gente era "in" e ammantata di prestigio sociale. Oggi, nell' essere associati a certi nomi, c'e' d' aver ribrezzo. Oltre che paura.
Rammento che negli anni '80 il bandito di Cuneo fu condannato a tre anni di carcere per truffa, e per questo si rifugio' da latitante alle Isole Vergini. Torno' piu' tardi in Italia solo in seguito ad un' amnistia.
..la "bella gente" del Millionarie! Tarantini, Corona, Berlusconi, Vittorio Emanuele di Savoia...
Un tempo la frequentazione di certa gente era "in" e ammantata di prestigio sociale. Oggi, nell' essere associati a certi nomi, c'e' d' aver ribrezzo. Oltre che paura.
18 settembre, 2009
LA FINE DELLA F1
Dopo il calcio con calciopoli, messa una croce anche sopra la F1: non piu' uno sport, solo show/business.
Boicottare, cioe': non leggere e cambiare canale.
Boicottare, cioe': non leggere e cambiare canale.
11 settembre, 2009
STREGHE
Iscriviti a:
Post (Atom)