Si e' conclusa la settimana teologica organizzata dalla Diocesi di Pistoia intitolata "L'idea dell'immortalita' terrena. Una nuova sfida per la teologia". Vari esponenti della corrente transumanista e similari, come Max More e James Hughes, sono intervenuti ad una serie di convegni davvero interessanti, soprattutto poiche' tenuti nel territorio atipico (per questo genere di tematiche) della Diocesi.
Mi e' parso molto interessante il contributo finale del Vescovo di Pistoia, Mons. Mansueto Bianchi (qui alcuni stralci del suo intervento), il quale si e' dichiarato non solo favorevole ad un prospettiva di "radical life extension" (prevista dalle correnti transumaniste in un futuro piu' o meno prossimo), ma anche aperto alla teoria di una partecipazione umana all' avvento del Regno dei Cieli. Un' escatologia dunque legata alla scienza.
Cio' mi pare in linea con le tesi di Pierre Teilhard de Chardin (nella foto), filosofo, scienziato e gesuita francese del secolo scorso, che col suo concetto di noosfera e la Legge della Complessita'/Conoscenza delineo' uno scenario molto simile a quello inquadrato in questi giorni a Pistoia.
Teilhard sosteneva che la materia tende ad organizzarsi in sistemi sempre piu' complessi, incrementando allo stesso tempo in questo modo la propria conoscenza/consapevolezza. Ad esempio: da materia inorganica, ad organica, prima vegetale, poi animale e poi ancora umana. Cosi' geosfera, biosfera ed infine noosfera: l' insieme delle conoscenze umane, creato dalla continua interazione degli uomini (la scienza e' evidentemente parte della noosfera) verso forme sempre piu' evolute. Internet e' un esempio calzante e forse vera e propria incarnazione recente del concetto di noosfera. Per Teilhard la noosfera tende verso un Punto Omega, in cui l' umanita' tocchera' un livello di complessita' e coscienza/conoscenza che andra' oltre i limiti dello spazio/tempo.
Da Internet all' infinito spazio/tempo (paradiso/aldila'? o solo un livello successivo di complessita'?) passando per Einstein..
Nota: Teilhard fu inizialmente osteggiato dalle alte gerarchie ecclesiastiche, ma piu' recentemente le sue tesi sono state rivalutate dal Vaticano, tanto che il cardinal Ratzinger, oggi papa Benedetto XVI, ammise che uno dei documenti principali del Concilio Vaticano II, la costituzione pastorale Gaudium et Spes, fu assai influenzata proprio dalle tesi del gesuita francese.
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