13 maggio, 2008

MADOS INFEKCIJA


Grazie all' invito di un' amica produttrice televisiva e di eventi, anche quest' anno ho assistito a "Mados Infekcija" (Fashion Infection), principale evento fashion di Vilnius e vetrina per giovani stilisti lituani ed europei. Non seguo per solito il mondo della moda, ma diro' due parole sul mood di questo genere di ambiente in Lituania. Nota di merito comunque per la giovane stilista franco-giapponese Seiko Taki, dal cui lavoro traspaiono grazia, amore e precisione; mi hanno inoltre incuriosito certe soluzioni minimaliste insolite per una passerella, quasi pareva di assistere ad una rappresentazione teatrale (infatti qui in Lituania il teatro ha una grande tradizione).

La mia esperienza a "Mados Infekcija" e' stata assai gradevole, ed ho trovato anche qualche spunto interessante. Come noto, in Italia l' ambiente della moda non e' tra i piu' affabili ed amichevoli, essendo invece generalmente popolato da snob e stressati vari. Qui invece ho trovato la solita tranquillita' lituana e la meravigliosa assenza di timori reverenziali, che solitamente attanagliano la retrograda e gerarchica Italia. L' evento e' molto "in" pure qui, tra televisioni, vips e dozzine di fotografi e giornalisti, ma il feeling tra il pubblico, certamente divertito, rimane comunque serafico e disteso. Anche qui niente montature, esaltazioni ed esibizionismi vari. Modelle/i non hanno lo status che viene conferito loro in Italia e altrove: per la strada si vedono spesso e volentieri persone di ogni eta' con quella struttura fisica, dunque non vengono percepiti come un miracolo di San Gennaro.

Ma da dove nasce la struttura gerarchica e pure gerontocratica italiana, che rende la vita cosi stressante nella Penisola (una recente statistica indica gli italiani come i piu' ansiosi d' Europa)? In breve: dall' Impero Romano, che appunto utilizzo' ferree gerarchie per ottenere un sistema militare efficiente; e sul quel paradigma venne creata la Chiesa Romana Cattolica: Dio, Papa, Arcivescovi, Vescovi, e giu' giu' fino al singolo fedele. In sostanza il fedele per intercedere presso Dio doveva (e deve) chiedere un po' di "autorizzazioni" varie a partire dal parroco del paese, che via via si appella ai ranghi superiori e piu' "vicini a Dio". E' in questo contesto che comincio' la riforma protestante nel Nord Europa: le genti mitteleuropee non apprezzarono affatto questo genere di sudditanze, che non facevano parte della loro tradizione. Il fedele protestante si rivolge direttamente a Dio, senza mediatori ed intercessori vari (peraltro la cosa mi pare anche assai piu' vicina alle parole di Gesu') e nel far cio' elimina le gerarchie eccelsiastiche.

Oggi vediamo ancora lapalissianamente le conseguenze di questa impostazione cattolico-latina sui luoghi di lavoro, nelle baronali Universita' italiche, nella sanita', nei bamboccioni che "dipendono" dalle mamme, e cosi via... Posso citare la mia esperienza lavorativa e formativa in Inghilterra, dove appunto trovai rapporti gerarchici totalmente diversi da quelli dell' esperienza italiana. La realta' lituana e' frastagliata: e' stato l' ultimo stato europeo cristianizzato (XV sec.), con una certa influenza protestante iniziale (il primo libro qui stampato fu un catechismo protestante), una forte tradizione di antiche ritualita' pagane, ma con una affermazione finale della religione cattolica.

Morale della favola: qui se vai ad una sfilata di moda non devi avere il titolo di Dott., Prof., Comm., Calc. (calciatore), Far. (farabutto), Ev. (evasore) o, in alternativa, un ingente conto in banca, per avere il "diritto divino" di parlare con una modella.

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