
Leggo di frequente il Times, giornale inglese della destra conservatrice, e pure qui Berlusconi viene regolarmente massacrato per i suoi episodi di corruzione e assai dubbia moralita'. Dunque i paesi paladini del capitalismo (USA, UK) hanno una pessima considerazione di Berlusconi, paladino del capitalismo italiano. Cosa c'e' che non va?
In Italia e' un discorso politico: per chi sta a sinistra Berlusconi e' uno che ha rubato a mani basse, per chi sta a destra e' un grande imprenditore che si e' dovuto un pochettino adattare al sistema, come putroppo devono fare tutti del resto, ed e' comunque abilmente riuscito a fondare un grande impero creando ricchezza ed occupazione. All' estero, nella culla del capitalismo anglo-sassone, non e' un discorso politico, ma puro realismo: Berlusconi e' un corrotto, che opera in una Paese corrotto.
La realta' e' questa: il capitalismo e' un sistema che si basa su competizione e trasparenza, elementi storicamente connaturati ai paesi anglo-sassoni, dove infatti il sistema capitalista fiorisce naturalmente. In Italia invece il capitalismo si e' formato su un sostrato storico totalmente diverso, basato dai tempi che furono su connivenze e nepotismi: e' un capitalismo imbastardito che continua ad incespicare, dove competizione e meritocrazia non regolano il funzionamento del gioco. E con la globalizzazione c'e' poco da zoppicare, mentre altri corrono spediti!
Berlusconi ha commentato l' episodio dicendo che l' Italia e' un paese che si auto-flagella dando spazio a queste notizie. Gia', si auto-flagella dicendo la verita'. Peraltro non mi pare che questa notizia si stata diffusa come avrebbe dovuto.
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