27 dicembre, 2008
DEL TIFO CALCISTICO
Per fortuna c'e' il tennis! ..dove invece si tende alla chirurgica distruzione dell' avversario sul campo, anche se poi si e' tutti molto piu' amici alla fine dei giochi: scenario comunque non poi cosi' edificante. Lo sport e' in fondo (al di la' del "fair-play" di facciata mostrato da qualche anima un po' meno rozza) sempre metafora della bassezza della condizione umana: la lotta per la sopravvivenza in una condizione di scarsita' materiale. Siamo animali evoluti, ma pur sempre animali.
Chi piu', chi meno.
STRANE COINCIDENZE
In questi giorni stavo riascoltando gli album Pacif Heights (2001) e The Sulston Connection (2000), e prestando per puro caso attenzione ad alcune parti vocali mi sono enormemente sorpreso nel coglierne gli espliciti riferimenti a singolarita' tecnologica, manipolazione genetica, radical life extension e tematiche annesse. Amo assai sia la musica elettronica funkeggiante sia il tema della singolarita’, ma non avrei mai immaginato che qualcuno la' fuori si azzardasse gia' (nel 2000!) a connettere i due ambiti. Unforeseen (imprevisto).
E come al solito: in UK sono avanti 7/8 anni. Mi succede da anni di constatarlo ripetutamente, in svariati ambiti.
The Driver - Unforscene
LA FELICITA' PORTA FORTUNA
LA SINGOLARITA' E' VICINA?
Dall' Universita' di Trieste arriva una scoperta che rappresenta un bel passo avanti nel settore delle neuroscienze: nanotubi di carbonio collegati al cervello. In sostanza tramite nanotubi sono riusciti a collegare «giunzioni strette», un po' come quelle naturali tra cellule, tra le membrane dei neuroni. Poiche' i nanotubi conducono l' elettricita', tali materiali si potrebbero utilizzare per connettere parti del cervello in modo piu' rapido, oltre che per interfacciare computer e cervello umano.
Ne parlano anche su Repubblica: http://www.repubblica.it/2008/12/sezioni/scienze/nanotubi-neuroni/nanotubi-neuroni/nanotubi-neuroni.html?ref=search
Roba grossa, ocio.
NIETZSCHE E TRANSUMANESIMO
L' uomo e' appunto un passaggio evolutivo intermedio tra l' animale ed il post-umano, mentre l' abisso e' a mio parere lo spettro della bomba atomica, che rischia di vanificare tutti i nostri sforzi. Che il superuomo nietzchiano coincida proprio con il post-umano verso cui ci stiamo dirigendo grazie alla tecnologia?
LA CRISI? SOLO PER ALCUNI (NOI)
Crisi? Per i bianchi occidentali. Una fetta soltanto del globo.
22 novembre, 2008
MARC CARY, PIANO ORGASM
Poi si dice che e' un mondo difficile. Pero' ci sono certe perle in giro che smuovono le montagne. Questo splendido solo di piano rimane su livelli di stratosferica tensione per lunghi interminabili minuti, mentre il basso nero, cupo, scuro non molla mai l' osso, in apnea. Cassa in 4, tutto il resto off beat. Un killer.
20 novembre, 2008
GOOD GUY
Finalmente un vip vero gentleman, in quel mondo di esseri ringhiosi. A Londra Guy Ritchie si separa da Madonna, ha diritto ad un sacco di soldi per il divorzio (molti in piu' di quelli che ha di suo), ma non prende nemmeno un penny. Se tra i divi di Hollywood iniziano ad accadere cose del genere, davvero qualcosa sta cambiando in questo mondo!
Come noto, molti pattern comportamentali iniziano nelle classi sociali piu' elevate, e poi vengono adottati via via da chi sta piu' in basso. Ad Hollywood si sta arrivando ad uno stile di maggiore fair play, mentre il "ringhio" sta pero' nel frattempo dilagando nella middle class (che ci circonda e che tocchiamo ahime' con mano ogni giorno). In Italia, dove tutto e' sempre in ritardo, il ringhio continua comunque per ora ad impazzare ai piani alti. Pero' magari tra 7 o 8 anni anche da noi i vips cominciano a fare buone azioni e quell' incapace di Tronchetti Provera restituisce qualche centinaio di milioni di euro sottratti indebitamente agli utenti Telecom..
17 novembre, 2008
FACEBOOK E LA GRANDE GUERRA
Cio' significa, quantomeno, che la guerra la' fuori non piace proprio a nessuno, se c'e' tutto questo desiderio di rifugio. Facebook, ristoro per soldati feriti.
16 novembre, 2008
ALFA E OMEGA?
14 novembre, 2008
TRANSUMANESIMO
"Technocalypse: Transhuman" e' un bel video introduttivo a questo argomentuccio ameno (in inglese, in sei spezzoni su YouTube):
13 novembre, 2008
SINGOLARITA' TECNOLOGICA
11 novembre, 2008
LA FINE DI FACEBOOK
Il fatto e' questo: ora siamo solo agli inizi, e gia' molti hanno centinaia di contatti. E' noto che una persona anche socievole non puo' avere in vita piu' di 200 amici, intesi come conoscenti ad un livello quantomeno sufficiente. Cosa accadra' dunque tra qualche tempo, quando molti avranno migliaia di contatti? Che valore avra' a quel punto il singolo contatto? Il singolo "amico" tra i mille (ma che quasi nemmeno conosciamo) portera' un qualche tipo di valore aggiunto? Potremo inviare un messaggio, dicendo "caro amico ti scrivo", o chieder lui un favore, quando tutto cio' che sappiamo di costui e' poco piu' dell' indirizzo email? Come verra' percepito il "titolare" di 4000 contatti, se non come un cinico collezionista di persone (forse meglio dire di oggetti)? E quando tutti avranno 4000 contatti, che senso avra' sbirciare la lista degli "amici"?
Sara' la fine di Facebook. O la definitiva consacrazione (evidente a tutti) della sua superficialita'.
Va detto pero' che esistono gia' parties dal vivo per facebookers: dal virtuale al reale. Dunque se Fb serve anche a far incontrare la gente per davvero, ha anche alcuni risvolti positivi. Potrebbe accadere che la gente si affezioni per davvero all' uso di Fb, e che quindi inizi a fare selezione tra i potenziali amici Fb (l' opposto di quanto sta accadendo oggi) per evitare gli effetti collaterali di cui sopra. Ma Facebook al momento sembra studiato in modo da incentivare appunto la moltiplicazione esponenziale dei contatti. Compito dei gestori di Facebook e' proprio quello di calibrare l' evoluzione delle dinamiche di utilizzo del software per sostenerne la "credibilita' " sociale. Magari arriveranno a proporre gradi di condivisione differenziati: per altro gia' adesso e' possibile creare sottogruppi con limitata possibilita' di accesso ad alcuni dati (ed esempio le foto), ma e' un' opzione molto poco usata, e pericolosa: antipatico non poter vedere le foto dell' amica in quanto non si fa parte del gruppo di "prima fascia".
Comunque sia, Facebook e' di certo uno strumento innovativo con alcuni pregi, ma credo che nel tempo la sua incisivita' andra' diluendosi.
09 novembre, 2008
SPERANZA
Al solito, io consiglio il modello scandinavo di stampo social-democratico. Fino ad oggi si e' dimostrato piu' efficace ed equilibrato rispetto alle tragedie create da comunismo e capitalismo sfrenato. Certo bisogna anche poterselo permettere (culturalmente). In Italia non saremmo di certo pronti, individualmente irresponsabili e noncuranti del sociale come siamo: ahime' utile dunque il "pugno duro" della destra per tenere a bada i bambinoni italioti. L' America ha nel suo DNA un forte senso democratico, sebbene legato ad un individualismo estremo: pero' ormai anche laggiu' credo non siano rimasti molti ingenui che ancora credono alla vecchia balla del sogno americano.
Dunque se Obama si avvicina un tantino alla Scandinavia, quasi quasi torno ad appassionarmi alla societa' che mi circonda.
05 novembre, 2008
DOPO L' ELEZIONE, I FATTI
Intanto mandiamolo davvero a fare il corso a Stoccolma.. :)
01 novembre, 2008
LAGOM
Gli americani dicono: "The more, the better", "Di piu', e' meglio". Professano quindi l' anti-lagom.
Roba da XX secolo. Ma il XXImo sta sfuggendo di mano agli Yankees. Peccato, perche' c'e' anche della bella energia che viene dagli States.
Che Obama riesca a ritrovare il giusto equilibrio? Lo spero.
31 ottobre, 2008
TROPPO AVANTI
Lo capii molto chiaramente una dozzina d' anni fa. E agii di conseguenza, salpando.
Oggi, sono addirittura gia' ritornato.
Troppo avanti. Ma forse davvero son tornato troppo presto.
28 ottobre, 2008
ISPIRAZIONE
Ne sono convinto: come gia' detto nel post precedente, dopo il mio ritorno in patria mi sento meno libero. E infatti le idee per il blog languono. Non metto piu' foto e video.. Non ci sono piu' colori.. Spero comunque di riuscire a non far diventare questo blog un luogo troppo triste e noioso!
25 ottobre, 2008
LIBERI E FELICI
Consueto appuntamento con le statistiche sulla felicita' nel mondo. Molto interessante il sondaggio organizzato dal giovane italo-americano Roberto Foa di Harvard, da cui si evince che gli italiani si sono intristiti negli ultimi venti anni poiche' la possibilita' di scelta non ha continuato a crescere allo stesso ritmo degli anni '60/'70, periodo di massima felicita' per gli abitanti dello stivale.
Spiegazione: «Il segreto della felicità è la libertà» come insegna Tucidide. La liberta' e' la possibilita' di scegliere tra varie opzioni. In Italia dunque dagli anni '80 la gente ha meno opzioni di scelta, di conseguenza e' meno felice. In altri Stati europei e non, invece, lo gamma di possibilita' di scelta ha continuato a crescere, determinando un livello piu' alto di felicita'.
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http://www.corriere.it/cronache/08_ottobre_19/classifica_felicita_fubini_01d812e2-9da5-11dd-b589-00144f02aabc.shtml
Dal secondo articolo del Corriere apprendiamo che i Paesi dell' Est sono quelli in cui la felicita' e' recentemente cresciuta di piu'. Proprio quanto sono andato dicendo per anni from Lithuania. Ora che son tornato posso raffrontare chiaramente le diverse realta', e confermo tutto: anch' io, lassu', ero piu' felice. E molto piu' libero, appunto.
BACK TO BERGHEM
Prime impressioni sull' Italia dopo un lustro d' assenza: ho trovato tutto piu' o meno come l' avevo lasciato, salvo gli spiriti ancor piu' sulla difensiva. In realta' ho notato anche alcuni miglioramenti: infrastrutture piu' evolute, una maggior apertura tra le nuove generazioni, maggior ordine sociale (al di la' dei singoli episodi di degrado riportati dai media).
La cosa che pero' piu' mi ha colpito e' l' appiattimento che si e' verificato a tutti i livelli. Una massa informe pensa, dice, si veste, si muove e sogna allo stesso modo. Anzi, pare quasi che nemmeno sogni piu'.
03 settembre, 2008
PARIETTI NUDA?
Eccola invece paparazzata (in molte altre foto appare ancor meno pimpante):
E' lampante: il ritocco al computer con Photoshop nel servizio su Vanity Fair fa la parte del leone. Piu' che un ritocco, e' davvero una ricostruzione ex novo. Guardate la consistenza dei colori sulle cosce, gli innaturali riflessi di luce sulla fotografia tutta, il sederone che limato diventa sederino, i seni di silicone ulteriormente plasmati a colpi di mouse. Una vera opera d' arte pittorica. Confrontando la seguente foto di donna virtuale ricreata al computer con quella di Vanity Fair, si possono notare certe affinita' nelle luci, ombreggiature e colori:
Ora, per una 47enne (bella donna, peraltro) mi sembra naturale, nonche' cosa buona e giusta, avere un fisico non piu' ventenne. Perche' dunque proporre questi posticci giochi di prestigio, vendendo una bugia grossa come una casa? C'e' ancora chi crede a queste balle? Guardatela bene quella foto (altre mille ne verranno, ahime'): e' completamente virtuale.
Conclusioni:
1. Donne, non temete.
2. Uomini, ricordatevi di come e' fatta una donna in carne ed ossa.
3. Reale e virtuale, analogico e digitale, uomo e computer, si stanno avvicinando sempre piu'. La cosa in se' non e' ne' un bene ne' un male. Dipende da come viene gestita.
30 agosto, 2008
NON TROPPO FUTURO
27 agosto, 2008
DANIMARCA MON AMOUR
http://www.repubblica.it/2008/08/sezioni/esteri/berlino-autismo/berlino-autismo/berlino-autismo.html?ref=hpspr1
Il signor Sonne impiega nella sua azienda 37 autistici, i quali svolgono mansioni delicate e di estrema precisione, e vengono pagati fino a 3500 euro al mese. L' azienda non riceve tra l' altro nessun sussidio statale, ed opera comunque con successo, in attivo.
In Italia, invece, siamo ancora ai tempi della schiavitu' ed annessi. Ecco una bella testimonianza del giornalista Paolo Berizzi (frequentammo lo stesso liceo e ne ho proprio un bel ricordo perche' era uno dei pochi che portava un po' di sole in quel luogo di tenebre):
Bella differenza coi 37 autistici, nevvero? Ho conosciuto e frequentato danesi per un certo periodo, e posso confermare: sono davvero gente serena. Certo se si confonde la felicita' con una scomposta chiassosita' (alla mediterranea), allora non ci intendiamo. Qui la classifica sulla felicita', con l' Italia al solito fanalino di coda:
http://www.corriere.it/Primo_Piano/Cronache/2007/04_Aprile/17/poli_felicita_tortora.shtml
24 agosto, 2008
NON TROPPO FACEBOOK
Il servizio offerto da Facebook resta valido, ma spero che la moda delle innumerevoli applicazioni perditempo passi presto, e si salvino solo quelle (poche) meritevoli. Visto il successo del video su Youtube, pare che siamo gia' a buon punto..
19 agosto, 2008
NON TROPPO FUTURO
Ecco un nuovo software messo a punto per gli studios hollywoodiani: per la prima volta l' animazione computerizzata di un viso umano risulta del tutto naturale, sembra "vera". Mi sembra una pietra miliare importante: il confine tra reale e virtuale diventa sempre piu' impercettibile. Un' esperto di settore dice che tale confine scomparira' completamente nel 2020. Con tutto quello che ne consegue..
17 agosto, 2008
LUCE SERALE DEL NORD
DELLA TV
Resto comunque convinto della mia vecchia tesi: qualunque sia il vostro grado di felicita' (da 0 a 10), l' eliminazione della tv dalla vostra casa contribuira' a farvi acquisire da 1 a 2 punti in piu' di felicita' nel giro di due settimane.
GLI USA DERIDONO BERLUSCONI E L' ITALIA
Ennesima dimostrazione che Berlusconi e' malvisto dagli americani, o quantomeno accettato turandosi il naso. La NBC, nel trasmettere la cerimonia di apertura dei Giochi di Pechino, ha denigrato l' assenza dell' anziano Presidente del Consiglio, sottolineando come Silvio si possa permettere tale assenza dall' alto delle sue fortune. E sostanzialmente rimarcando come in un Paese evoluto e democratico non sia accettabile che l' uomo piu' ricco del Paese sia anche Primo Ministro. La regia ha poi sorvolato velocemente sugli atleti italiani, con toni di sfotto'. I presentatori hanno invece mantenuto un tono serio e rispettoso nel commentare le delegazioni tedesca, spagnola, francese e inglese, soffermandosi sulle gesta passate degli olimpionici di questi Stati. Insomma, ci vedono come i soliti burattini: non stiamo solo perdendo potere economico, ma anche il rispetto.
11 agosto, 2008
OCIO AI RUSSI
Vi rendete conto del livello di tirrania ed ubris del russo?
Avevo gia' detto su queste pagine dei "nuovi russi". E rieccoci. Ricordo una mia compagna di MBA russa, persona preparata e piacevole, che ammise candidamente che il sentimento democratico e' cosa estranea alla loro cultura (e lei non era affatto una privilegiata).
Ancora: Putin, alla presentazione dei Giochi di Pechino, occasione - almeno formalmente - di riconciliazione internazionale, si e' presentato in tribuna affiancato da un losco figuro in divisa militare. Ed ora gli attacchi in Georgia.
Paese pericoloso, la Russia, troppi brutti personaggi. Capisco perche' hanno avuto sommi scrittori ed artisti: "dal letame nascono i fiori" (De Andre'). Io preferisco meno fiori e meno letame.
09 agosto, 2008
GROOVE, MY DEAR - LANCIO UFFICIALE
Squilli di trombe e rulli di tamburi.. Lo Zio Ce oggi e' in vena di musica, e lancia ufficialmente il suo primo brano, "Groove, My Dear", completato dopo lunga gestazione ed innumerevoli abbandoni.
Strumenti utilizzati: sequencer Cubase, tastiera Casio, vari virtual instruments. Mancano mix e mastering finale, per cui il suono e' ancora tutto sporco.
Adesso sono alle prese con un pezzo deep house, che pero' e' diventato un po' troppo deep e ho perso il filo! Anche nella composizione musicale vale il motto tennistico (e non solo) del "fare le cose facili" (che funzionano). Ma non e' facile capire quali sono le cose facili che funzionano. Occorre esperienza, dal latino "esperire": provare, sperimentare. Bisognava dar retta agli empiristi inglesi..
PISELLO PAZZO E BACI SAFFICI
Crazy Penis: band che mi piace parecchio, ovviamente inglesi. Me li ricordo un decennio fa quando erano un duo prettamente elettronico. Ora hanno fatto carriera e guarda li' che bella band han tirato su! Splendidi grooves irresistibilmente funky, virate dance, suoni eterei e sognanti e un tocco finale leggermente pop. Se avessi fatto il musico, mio vero antico sogno proibito, questo e' proprio il tipo di band che avrei voluto mettere in piedi.
..e come al solito perdo la testa per la cantante di turno! ;) Questa Danielle Moore e' proprio la tipica personaggia di Manchester, dal piglio insuperabile. Mi ricorda molto Sasha, che conobbi a Brighton, pure lei di Manchester, detta "Tiger" non a caso. Era una tipa fenomenale, grossa cilindrata, forza della natura, molto sportiva diciamo cosi'. Un aneddoto: all' epoca a Brighton il lesbo tease (sostanzialmente due ragazze che si baciano per attirare l' attenzione dei maschi addormentati) impazzava gia' e Sasha ne era una grande interprete. Ma poi diceva, a meta' tra l' incazzato e il sorridente: "gli uomini sono dei poveri coglioni per scaldarsi tanto di fronte ad un bacio totalmente fasullo. Non vedete che vi stiamo prendendo per il culo!?". E brava Tiger!
ps: ho visto su YouTube il bacio Ambra Angiolini/Daria Bignardi: scarsissime, tipica scopiazzatura molle e sbiadita all' italiana.
04 agosto, 2008
EST E OVEST
Come lo capisco. Anch' io, quando torno nell' Occidente piu' evoluto, ho la stessa sensazione. Comunque l' Ovest ha anche i suoi bei vantaggi e dovendo scegliere preferisco di gran lunga l' ossessione protestante allo zuccheroso perbenismo cattolico.
02 agosto, 2008
MILAN, L'E' 'N GRAND... ISCHEFE!
Anche a me Milano ha sempre fatto quell' impressione. Ci sono stato recentemente ed ho notato un ulteriore peggioramento.
Ricollegandomi al discorso dei "pattern" sociologici ritardati del precedente post, cito New York. La Grande Mela negli anni '80 era simbolo di follia e violenza, mentre un recente sondaggio indica che il numero di omicidi si e' dimezzato in venti anni e che la citta' e' oggi percepita come piu' friendly e umana. Che Milano sia ora al suo punto piu' basso e che tra un ventennio torni ad essere una citta' vivibile? Chissa'..
BUONE NUOVE DAL FRONTE ITALIANO
Girando da tempo per l' Europa e frequentando giovani di ogni tipo ed estrazione, ho sempre notato che molti pattern sociologici arrivano in Italia con parecchio ritardo, spesso rallentati dall' imperante perbenismo di matrice ultra-cattolica oltre che dal mito dell' apparenza: gli anglosassoni definiscono "bella figura" questo fenomeno tutto italiano (cogliendone pero' piu' l' aspetto estetico e meno quello della conseguente ipocrisia e perbenismo annessi).
Nell' articolo di cui al link sopra riportato leggo che in questo recente sondaggio i nuovi adolescenti italiani mettono al primo posto dei propri desideri quello di diventare "se stessi", prima ancora dei classici "calciatore", "velina", ecc. (inoltre "amore" batte "soldi" a mani basse). Caspita che rivoluzione! La cosa mi pare non da poco. Mi sembra dunque di poter dire che le nuove generazioni italiane stiano migliorando, dopo anni di generazioni x, generazioni y e sconvolgimenti vari. Pare che i giovani stiano superando il brusco contraccolpo occorso invece ai loro predecessori, che hanno dovuto lottare e patire per passare dagli antichi valori della tradizione cattolica a quelli piu' moderni della globalizzazione. Voler affermare "se stessi" invece di seguire un modello predefinito mi sembra un grande segnale di tranquillita' interiore di questi ragazzi. Pare che queste nuove leve stiano trovando una maggiore equilibrio gia' in giovane eta', a paragone delle generazioni precedenti.
Ricordo che piu' di un decennio fa, parlando col buon amico Saimon, prevedemmo questo tipo di scenario: i giovani italiani si sarebbero via via adeguati ad una mentalita' piu' globale (che e' di stampo anglo-protestante, a mio avviso), diventando piu' liberi, sciolti e creativi. Capimmo pero' che nel frattempo ci conveniva stare all' estero (a contatto appunto con giovani liberi, sciolti e creativi gia' due lustri fa), poiche' ci sarebbero volute almeno altre due decadi per svecchiare la lapalissiana arretratezza della mentalita' dei giovani italiani dell' epoca. E proprio cosi facemmo, passando gran parte del nostro tempo in luoghi esteri a noi cari, vicini al nostro grado di evoluzione spiritual-culturale.
Il processo di cambiamento e' tuttora in atto, ma mi sembra che una parte del gap sia stata colmata. Adesso occorre aspettare un altro ventennio affinche' questi baldi giovini diventino adulti. A quel punto le distastrose generazioni anni '80 e quelle ancor piu' vecchie saranno ultra-sessantenni fuori dai giochi e forse a quel punto sara' davvero piacevole vivere in Italy. Peraltro gia' oggi ci sono alcune splendide eccezioni a quanto detto: a queste persone oggi ultraquarantenni va tutto il nostro affetto. E stima, per essere riusciti a mantenersi belli dentro, nonostante il mortifero ambiente che li ha circondati per lunghi anni.
25 luglio, 2008
RYANAIR ATTACCA L' ITALIA
Bello vedere che anche altrove, in Europa, iniziano a combattere l' imbarazzante e retrogrado malgoverno italiano. L' arretratezza e corruzione italiana e' ormai evidente a tutti, in particolare ai nostri vicini della UE, con cui in certa parte condividiamo le sorti.
Che Bossi faccia ormai parte dell' establishment "romano" da lui tanto avversato per anni? Lo vedremo in autunno, vedendo se il federalismo verra' fatto, ed in che modo.
23 luglio, 2008
E SE CONTINUASSIMO A SPROFONDARE?
L' economia e' alla base della storia, tutto gira intorno ai dine'. Oggi la situazione economica italiana langue, ma tutto sommato non siamo ancora arrivati al patatrac. Si sono fatti passi indietro nel potere d' acquisto delle famiglie, e qualcuno fatica ad arrivare alla fine del mese. Ma ancora non siamo su un livello di dissesto tipo Argentina o casi simili. La gente e' sfiduciata e depressa, ma non ancora davvero furibonda (quello sara' lo stadio successivo).
Se si dovesse arrivare ad uno scenario di crisi profonda e recessione pesante, allora si creerebbero le condizioni storiche per una vera rivoluzione: non sarebbero piu' solo quattro camicie verdi a voler cambiare completamente le regole del gioco. Li' davvero si potrebbe ipotizzare il consolidamento di forze storiche decise a chiudere la breve e contrastata storia iniziata col Regno d' Italia, al fine di porre fine ai gravi squilibri regionali che sconvolgono la penisola.
Ora, non auguro al Paese di crollare in rovina, dico pero' che in un caso del genere si potrebbero generare degli effetti storico-politici potenti. Strategicamente giusto dunque che la Lega faccia un passo alla volta: in primis un federalismo fiscale nel breve periodo; da li', il passo verso l' indipendenza sarebbe piu' breve, sopratutto se coaudiuvato da un contesto storico di grave malcontento.
POVERA ITALIA, IL PAESE CHE NON C'E'
Il Ministro Alfano, motivando l' approvazione del decreto, ha avuto il coraggio di dire che "il testo e' in linea con le norme di altri ordinamenti occidentali". Quali, signor Ministro?
Il Paese va indietro invece di andare avanti: adesso e' governato da un tiranno.
Ma forse la maggioranza degli italiani ha le sue buone ragioni nel sostenere Berlusconi: ha capito che solo un tiranno puo' tenere insieme un Paese dilaniato tra mille fazioni, mille culture, mille dialetti. Il Paese che non c'e'.
22 luglio, 2008
LEGHISTA DI SINISTRA 3
Domanda: se fondo io un partito federalista di sinistra, quanti voti prenderei? Arriverei allo 0,2%?
20 luglio, 2008
LA FUTURA SHARAPOVA?
Parlando invece dei maschietti, l' attuale n.1 del mondo juniores e' il lituanissimo Richardas Berankis. L' ho visto allenarsi qualche giorno fa al Tennis Sereikiskes e sono rimasto sbalordito dai suoi colpi mirabolanti: pure lui da tenere d' occhio. Io nel frattempo ho ripreso a giocare da qualche mese, e mi alleno con la sorella del campioncino lituano. Il buon vecchio dritto sventagliato sta tornando a graffiare! :)
19 luglio, 2008
TRANSPARENCY INTERNATIONAL: MENO CORRUZIONE, PIU' BENESSERE
Ecco i risultati (top 20) del 2007. Il punteggio va da "0" a "10", dove "0" indica corruzione totale e "10" indica assenza di corruzione; "6" e' il punteggio target al fine di rientrare tra i Paesi considerati sufficientemente civili.
1 Denmark 9.4
1 Finland 9.4
1 New Zealand 9.4
4 Singapore 9.3
4 Sweden 9.3
6 Iceland 9.2
7 Netherlands 9.0
7 Switzerland 9.0
9 Canada 8.7
9 Norway 8.7
11 Australia 8.6
12 Luxembourg 8.4
12 United Kingdom 8.4
14 Hong Kong 8.3
15 Austria 8.1
16 Germany 7.8
17 Ireland 7.5
17 Japan 7.5
19 France 7.3
20 USA 7.2
41 Italy 5.2
56 Greece 4.6
Qui la classifica completa: http://www.transparency.org/policy_research/surveys_indices/cpi/2007
Analizzando la classifica emerge un dato evidente: i Paesi top 20 del ranking, quelli meno corrotti, sono anche quelli piu' ricchi (e come al solito l' amata Scandinavia eccelle). Perche'? Semplice, perche' in queste nazioni il meccanismo della competizione capitalistica non e' viziato dalla corruzione, dunque "vincono i migliori", che propongono prodotti e servizi vincenti e di conseguenza piu' competitivi sul mercato globale. Dove invece regna la corruzione, vincono gli "amici", le "amiche", ed i "parenti", che propongono prodotti e servizi non sottoposti in toto alla gara della concorrenza, e dunque meno competitivi sul mercato globale.
Come si nota l' Italia stenta (quarantunesima), penultima tra gli Stati UE15 (peggio soltanto la Grecia), con un punteggio insufficiente. Uno dira': mavala', qui da noi si e' sempre andati avanti cosi' e siamo tra i paesi piu' ricchi al mondo! In realta', finche' la nostra economia era prevalentemente intra-nazionale, cioe' fino a prima dell' avvento della globalizzazione, gli inciuci locali ci potevano stare: per esempio, se la Fiat produceva vecchie baracche pensando invece piu' alle connivenze politiche, gli italiani alla fine le compravano lo stesso, tra sussidi, sgravi e incentivi vari. Oggi se le Fiat non sono decenti, uno si compra una giapponese, prontamente disponibile a prezzi concorrenziali anche sul mercato italiano. Guardacaso Fiat e' dovuta correre ai ripari e darsi una bella regolata.
Il mercato dell' auto e' tra i piu' globalizzati per definizione, ma in molti altri settori il sistema Italia cerca di sopravvivere utilizzando il vecchio meccanismo degli inciuci e del nepotismo. Cosi facendo resta indietro sul mercato globale, perdendo in competitivita': e gli italiani si impoveriscono.
Morale: iniziamo a ridurre la corruzione e vedrete che si comincera', tutti, a stare meglio.
n.b.: l' Italia (5.2) e' assai piu' vicina al Burundi (2.5) che alla Danimarca (9.4). Aiuto!!!
18 luglio, 2008
COSA PENSA VERAMENTE LA CASA BIANCA DI BERLUSCONI
La realta' e' questa: il capitalismo e' un sistema che si basa su competizione e trasparenza, elementi storicamente connaturati ai paesi anglo-sassoni, dove infatti il sistema capitalista fiorisce naturalmente. In Italia invece il capitalismo si e' formato su un sostrato storico totalmente diverso, basato dai tempi che furono su connivenze e nepotismi: e' un capitalismo imbastardito che continua ad incespicare, dove competizione e meritocrazia non regolano il funzionamento del gioco. E con la globalizzazione c'e' poco da zoppicare, mentre altri corrono spediti!
Berlusconi ha commentato l' episodio dicendo che l' Italia e' un paese che si auto-flagella dando spazio a queste notizie. Gia', si auto-flagella dicendo la verita'. Peraltro non mi pare che questa notizia si stata diffusa come avrebbe dovuto.
17 luglio, 2008
LEGHISTA DI SINISTRA 2
13 luglio, 2008
LEGHISTA DI SINISTRA
Proprio in questi giorni Bossi e' in Svezia per assistere al campionato mondiale di calcio per nazioni non riconosciute che si tiene a Gallivare, in cui la Padania ha raggiunto la finale che si gioca oggi. Vuoi vedere che il Senatur, in visita in terra svedese, ha capito ed apprezzato la grandezza ed efficacia del sistema scandinavo, di tradizionale impronta social-democratica e si e' deciso a chiamare Veltroni? Se cosi fosse, torno a Bergamo domani mattina e mi iscrivo nelle liste della Lega Nord.
12 luglio, 2008
CHELSEA MIA
Mi ritrovo in pieno nel suo ultimo articolo su Londra e sul perche' delle fortune della capitale inglese:
http://chelseamia.corriere.it/2008/07/londra_una_capitale_costruita.html
Talvolta risulto davvero molto critico nei confronti delle cose italiche: ma ho studiato e lavorato in Inghilterra, ed ho visto come gira lassu'. Poi torno nel meridione e vedo come gira laggiu'.
Che differenza. Decenni di distacco.
10 luglio, 2008
HAPPY-GO-LUCKY
SEX AND THE CITY
29 giugno, 2008
PER COLPA DI CHI?
Simile concetto e' oggi espresso da Scalfari (tramite Altan), nell' articolo "Come hanno ridotto noi poveri italiani" (vedi ultimo paragrafo):
http://www.repubblica.it/2008/04/sezioni/politica/scalfari-fondi-2/scalfari-29-giugno/scalfari-29-giugno.html
Non condivido pero' il “li avete ridotti cosi”; secondo me, si sono ridotti cosi. Non e’ (solo) colpa di Berlusconi e dei governi. E’ colpa degli italiani, eccheccazzo. Sempre a scaricare il barile questi latini, invece di rimboccarsi le maniche (non tutti pero', grazie al cielo).
Grandi pretese e poca energia. Conviene continuare a rubacchiare tra quello che e' rimasto. Recipe for a disaster, direbbero gli inglesi: la ricetta per ottenere un disastro.
24 giugno, 2008
MUOVERSI IN LIBERTA'
Grazie al mio fido Nokia, ora forte di 2 freschi Giga di memoria, ecco qualche video.
Per le vie del centro e' facile imbattersi in un segway:
I rollerblade sono pure assai diffusi:
Riscio' d' ultima generazione per turisti oziosi:
Nella notte, curiose biciclette:
Altre mongolfiere sopra le vie della citta' (l' allarme e' scattato, ma il vecchio Passattone sempre li fedele..):
E per finire, ecco cosa e' atterrato sul campo in cui stavo facendo jogging: un dirigibile!
Se torno in Italia, sara' possibile percepire la stessa sensazione e pulsione di liberta', o il popolo e' oppresso dalla superficialita' dilagante e ormai rassegnato? E se si, perche' mai?
23 giugno, 2008
PARSIMONIA CALIFORNIANA
Leggo di questo giovane imprenditore californiano che, per scelta contro l' insensato ed estremo consumismo americano, ha deciso di vivere per un anno utilizzando "solo" cento oggetti. Bella iniziativa, che apprezzo in toto: tutto questo pattume plastificato che ci viene continuamente rovesciato addosso sta davvero stancando. Pure io vivo gia' magnificamente utilizzando probabilmente meno di quei cento oggetti, e la sfida dell' imprenditore di San Diego non mi sembra poi cosi' eclatante; i soli otto oggetti della regola monastica buddista mi paiono invece una sfida ben piu' ardua. Lodevole comunque la sua frase finale: "Gli oggetti devono essere utilizzati. Le persone devono essere amate. Peccato che la nostra società faccia proprio il contrario".
Mi piacerebbe chiedergli quali idee ha in testa per coniugare impresa e consumo moderato: avrebbe gia' trovato un socio in "affari".
22 giugno, 2008
LA MAGICA NOTTE DI JONINES
Ancora piu' su... Passando attraverso una fessura nel muro in via di ristrutturazione e con un minimo di arrampicata, eccoci in una torretta sopra al tetto! La vista attraverso le piccole fessure/finestre medioevali e' veramente fiabesca. Per questa occasione soltanto: evviva la turre eburnea!
Tappa successiva all' Accademia d' Arte poco distante. Ancora un po' di magia in questa installazione all' ingresso dell' Accademia.
Nell' aula magna film d' animazione lituani assai notturni ed onirici..
E nel cortile musica trance per le tribu' metropolitane.
Anche le aule sono aperte ai visitatori tutta la notte. Non si finisce mai d' imparare.
Tra i vari lavori, mi ha incuriosito questo (nella foto sotto), per via della mio recente interessamento ai temi dell' Artificial Intelligence, nanotecnologie molecolari e singolarita' tecnologica. Anche gli artisti "sentono" che l' homo sapiens si sta evolvendo in qualcosa di nuovo ed ancora sconosciuto.
Ed ecco l' artista, che si dice entusiasta all' idea di diventare un cyborg.
La lunga notte e' finita sulle note nu-jazz di un Dj giapponese che ha suonato al Cafe' de Paris (in stile molto Dimitri from Paris), mentre in Vokeciu Gatve continuava il brulichio di gente che portava il suo tributo all' appena sopraggiunta Estate. Che bella festa per tutti, piu' di cosi' non si poteva davvero chiedere.
14 giugno, 2008
La Costituzione della Repubblica della Felicità, Uzupis, Vilnius
Testo della Costituzione di Uzupis (quartiere degli artisti di Vilnius):
1. Tutti hanno diritto di vivere vicino al fiume Vilnia e il fiume ha diritto di scorrere
2. Tutti hanno il diritto all'acqua calda, al riscaldamento d'inverno e a un tetto
3. Tutti hanno il diritto di morire ma non è un obbligo
4. Tutti hanno il diritto di fare errori
5. Tutti hanno il diritto di essere unici
6. Tutti hanno il diritto di amare
7. Tutti hanno il diritto di non essere amati
8. Tutti hanno il diritto di essere mediocri e sconosciuti
9. Tutti hanno il diritto di oziare
10. Tutti hanno diritto di amare un gatto e prendersi cura di lui
11. Tutti hanno il diritto di badare al cane fino a quando uno dei due muore
12. Il cane ha diritto di essere un cane
13. Il gatto non è obbligato ad amare il suo padrone, ma deve essere di aiuto nei momenti di necessità
14. A volte si ha il diritto di essere inconsapevoli dei propri doveri
15. Tutti hanno il diritto di avere dei dubbi, ma non è obbligatorio
16. Tutti hanno il diritto di essere felici
17. Tutti hanno il diritto di essere infelici
18. Tutti hanno il diritto di stare in silenzio 19. Tutti hanno il diritto di avere fede
20. Nessuno ha il diritto di usare violenza
21. Tutti hanno il diritto di apprezzare la propria scarsa importanza
22. Nessuno ha il diritto di avere un progetto per l'eternità
23. Tutti hanno il diritto di comprendere
24. Tutti hanno il diritto di non capire
25. Tutti hanno il diritto di appartenere a qualunque nazionalità
26. Tutti hanno il diritto di celebrare o non celebrare il proprio compleanno
27. Tutti devono ricordare il proprio nome
28. Tutti hanno il diritto di dividere ciò che posseggono
29. Nessuno può dividere ciò che non possiede
30. Tutti hanno il diritto di avere fratelli, sorelle e parenti
31. Tutti possono essere indipendenti
32. Tutti sono responsabili della propria libertà
33. Tutti devono poter piangere
34. Tutti hanno il diritto di essere fraintesi
35. Nessuno ha il diritto di dichiarare colpevole il prossimo
36. Tutti hanno il diritto all'individualità
37. Tutti hanno il diritto di non avere diritti
38. Tutti hanno il diritto di non avere paura
39. Non deludere
40. Non combattere
41. Non cedere
Riflessione analitica sul testo: un percorso attraverso la Costituzione di Uzupio.
Leggendo con attenzione la Costituzione vengono alla luce alcuni elementi che sarebbe bene spiegare. Raggruppando gli articoli a seconda delle tematiche è possibile chiarirne il senso.
Alcuni articoli opportunamente affiancati nel testo potrebbero sembrare contradditori ad una prima lettura ma…
6. Tutti hanno il diritto di amare
7. Tutti hanno il diritto di non essere amati
Se io ho il diritto di amare ma allo stesso tempo di non essere amato da qualcuno posso arrivare a pensare che l’amore è dare non pretendere: amare non significa nemmeno possedere qualcuno. Può anche non essere corrisposto e amore rimane. Non bisogna esigere niente in cambio, è un sentimento puramente altruistico. D’altra parte, non esistendo il “dovere” di amare, di conseguenza nessuno ha il diritto ad essere amato.
16. Tutti hanno il diritto di essere felici
17. Tutti hanno il diritto di essere infelici
Si dice: la Repubblica della felicità di Uzupio ma… la felicità non sembra davvero essere un principio che sta alla base della Costituzione. Dipende esclusivamente dall’individuo. Non sarà la comunità a procurarla. Sei tu il protagonista della tua vita e a te spetta procurarti la felicità oppure, in accordo con la tua volontà, rimanere infelice. Se questo è quello che vuoi, non essere amato, non essere felice, fai pure. E’ la tua vita.
Proseguendo vediamo:
19. Tutti hanno il diritto di avere fede
Attenzione! Non viene specificato in “chi” o in “cosa”. Non si riferisce necessariamente alla fede in un Dio. Infatti, poco più sotto:
22. Nessuno ha il diritto di avere un progetto per l'eternità
Una possibile interpretazione di questo articolo potrebbe essere la seguente: “la vita è adesso” e va vissuta fino in fondo, l’eternità non è qualcosa verso la quale orientare le nostre scelte. Dobbiamo concentrarci sul nostro presente, non affidarci ad un futuro remoto che non possiamo conoscere. Forse ci è permesso soltanto avere progetti a breve, medio e lungo termine ma non all’infinito, perché l’esistenza è qualcosa di concreto che appartiene ad un tempo finito. Viviamola al meglio fino in fondo.
Poco più sotto, un articolo illuminante:
28. Tutti hanno il diritto di dividere ciò che posseggono
Condividere non è un dovere, bensì un diritto. Non siamo obbligati a spartire con gli altri i nostri beni, come potrebbero essere i frutti del nostro lavoro. Qui siamo lontani, e non a caso, dal modello socialista che ha contraddistinto la Lituania e l’URSS per quasi un secolo. Nella comunità di Uzupio l’individuo è importante, non si sacrifica per la comunità in toto ma viene valorizzato. Che sia importante lo notiamo in svariati punti:
5. Tutti hanno il diritto di essere unici
26. Tutti hanno il diritto di celebrare o non celebrare il proprio compleanno
27. Tutti devono ricordare il proprio nome
31. Tutti possono essere indipendenti
36. Tutti hanno il diritto all'individualità
La comunità non annulla la libertà degli individui, la garantisce. Non si sostituisce al singolo, lo amplifica. Non è un’entità superiore che si impone ma è costruita dal basso, fatta dai cittadini. Questo naturalmente non vuol dire disimpegno. Al contrario si promuove la serietà del proprio comportamento, l’assunzione di responsabilità:
32. Tutti sono responsabili della propria libertà
39. Non deludere
Non solo:
30. Tutti hanno il diritto di avere fratelli, sorelle e parenti
Avere una famiglia è un diritto. Fare figli è una necessità non una libera scelta! Si favorisce così il popolamento della comunità attraverso la famiglia, cellula sociale fondamentale per l’esistenza stessa della comunità.
Nella Costituzione si riscontra anche una profonda umanità: la tolleranza verso le imperfezioni e le debolezze che caratterizzano l’essere umano, l’accettazione della difficoltà di convivere nel rispetto gli uni degli altri, tutti coinvolti in un medesimo contratto sociale. Si vedano a proposito gli articoli:
4. Tutti hanno il diritto di fare errori
33. Tutti devono poter piangere
e in particolare, nell’ambito della comunicazione:
24. Tutti hanno il diritto di non capire
(incomprensione passiva, quando si è destinatari di un messaggio)
34. Tutti hanno il diritto di essere fraintesi
(incomprensione attiva, quando si è emissari di un messaggio)
Allo stesso tempo viene riconosciuto più volte il diritto al “quieto vivere”, ad una vita tranquilla, senza il turbamento alimentato dalle ambizioni, dalla competizione tra i componenti di una società per l’affermazione personale ottenibile con ogni mezzo, per il successo perseguito ad ogni costo, per l’infusione di tutte le proprie energie nella carriera:
8. Tutti hanno il diritto di essere mediocri e sconosciuti 9. Tutti hanno il diritto di oziare
21. Tutti hanno il diritto di apprezzare la propria scarsa importanza
18. Tutti hanno il diritto di stare in silenzio
Finora si è parlato solo di diritti. E i doveri dove sono? Gli unici che troviamo sono alla fine, quasi messi lì per apporre un sigillo del testo.:
39. Non deludere
40. Non combattere
41. Non cedere
Il secondo, “non combattere”, data l’impostazione dell’intera costituzione, sembra da interpretare in senso strettamente militare o comunque legato ad un’azione di forza, anche perché:
20. Nessuno ha il diritto di usare violenza
Non sembra invece che non combattere significhi arrendersi alle eventualità, dato che il terzo “non cedere” può essere inteso si come lotta passiva, resistenza, ma presuppone un impegno attivo nel difendersi dalla causa del proprio cedimento, per affrontare con vigore l’ostacolo che dobbiamo superare, per non lasciarci sopraffare dal problema che dobbiamo risolvere.
Ci sono poi alcuni articoli che più di altri sottolineano il tono di tutto il testo. Ad esempio:
29. Nessuno può dividere ciò che non possiede
E’ un ovvietà ma non priva di ironia, soprattutto in relazione all’articolo 28. Si veda anche:
3. Tutti hanno il diritto di morire ma non è un obbligo
Per concludere non si può non citare il seguente articolo:
37. Tutti hanno il diritto di non avere diritti
Suona come la consacrazione stessa del diritto, la sua massima espressione. Siamo così liberi da poter rinunciare ai diritti e sottostare a che cosa, soltanto ai doveri?
01 giugno, 2008
PASSEGGIANDO PER VILNIUS
Consueto giretto domenicale per le vie del centro ed ecco un po' di materiale. Nel bar degli artisti sotto casa (e' il bar del Centro d' Arte Contemporanea) si ritrovano anche incalliti giocatori di scacchi.
Poco piu' in la', sul sagrato della chiesa di Santa Caterina, vedo un assembramento di giovini..
Gia', molleggiano su grooves hip-hop. Kool!
A cento metri da li', eccomi al Moketoju Namai, ritrovo serale e location di eventi vari. No, nessun Dj electro nel pomeriggio, ma una bellissima rappresentazione di danze folkloristiche lituane.
Cliccare la foto per ingrandirla. Personaggi del genere al giorno d' oggi si vedono ormai solo in film tipo Signore degli Anelli. Da notare le due contadine alla viola e violino: le donne da queste parti hanno iniziato ad emanciparsi ben prima del '68. Normalissimo qui vederle alla guida di bus, a fare lavori da imbianchino o la guardia giurata (questo e' un altro tema caro allo zio Cece, su cui comunque oggi sorvolero' volendo fare un post leggiadro, proprio come l' atmosfera primaverile che aleggia per le vie della citta').
Bella differenza tra generazioni diverse.. in ogni caso, sembrano belli carichi. A volte ho l' impressione che qui in Lituania tutti ballino o cantino!